Ex Cascamificio, ora si corre per il recupero

La proprietà vuole realizzare anche 16 appartamenti e una piazza grande quasi come quella della Repubblica: "Lavori entro marzo 2026"

Migration

di Sara Ferreri

Entro marzo del 2026 il recupero del Cascamificio dovrà essere realtà e non riqualificherà una delle più importanti strutture archeologiche industriali jesine solo per scopi teatrali e culturali ma anche residenziali. Il complesso di proprietà della Fondazione Pergolesi Spontini (che l’ha acquistato all’asta), come emerso ieri durante un sopralluogo, ospiterà nell’ala della fabbrica perpendicolare a viale don Minzoni e risalente a fine Ottocento 16 appartamenti. Saranno abitazioni in edilizia convenzionata (per famiglie con Isee fino a 39mila euro) e anche un’ampia piazza di 80 metri per 80, grande quasi quanto piazza della Repubblica. Tutto ciò grazie al programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili che finanzierà con 3.8 milioni di euro il progetto di riqualificazione urbana presentato dai Comuni di Jesi, Maiolati Spontini, Monte Roberto e Castelbellino, per il tramite della Regione Marche, e di cui la Fondazione è partner privato. "Il lotto – spiega l’ingegnere Clito Bartolini, consulente della Fondazione per lo studio preliminare - è di 20mila metri quadrati di cui oltre 9mila coperti. La parte che ospiterà gli appartamenti, quella meglio conservata, necessiterà di interventi strutturali antisismici i quali non sconvolgeranno l’aspetto estetico attuale". "La parte invece accanto al vallato Gorgolungo dove si produceva l’energia per l’opificio che a l’fine ‘800 dava lavoro a 638 persone – aggiunge l’architetto Mario Talacchia anche lui consulente per la Fondazione -. Diverrà sede degli uffici della Fondazione, della formazione e sarà destinata a residenze artistiche. C’è poi l’idea di demolire il corpo di fabbrica più recente per aprire al centro un’ampia piazza con finalità culturali, ricreative e sociali. Visti gli ampi spazi e la possibilità di portare qui anche i magazzini e i laboratori della Fondazione c’è anche l’idea di sfruttarli, una volta riqualificati per le prove dei nuovi spettacoli che richiedono tempi piuttosto lunghi, così da evitare di occupare il teatro Pergolesi e ridurre i costi". Ma per realizzare questa "cittadella del teatro e della socialità" gli occhi sono tutti puntati sui tempi: "I lavori – spiegano - termineranno nel marzo 2026, auspichiamo che sia possibile utilizzare una porzione dell’ex Cascamificio prima di questa data, per iniziare a trasferirvi il laboratorio scenografico ed il magazzino che sono ubicati da diversi anni in uno spazio in affitto sempre a Jesi, in via Marx. Tutto ciò si saprà una volta effettuati i rilievi, le indagini geologiche e ultimata la progettazione. Procederemo per stralci, nel rispetto dei tempi e dei passaggi fissati".