Ex Ipsia, ci siamo: sopralluogo dell’Inail

Il Comune ha incassato 1,4 milioni di euro e il cantiere dovrebbe partire a breve. Ma restano ancora troppe strutture in abbandono

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Se all’ex Stracca un intoppo procedurale contribuisce a rallentare il percorso di consegna del nuovo plesso eco-green di via Montebello, in via Curtatone, ossia immediatamente alle spalle, qualcosa si muove dentro l’ex Ipsia. Ieri mattina sopralluogo da parte dei vertici dell’Inail all’interno della struttura che per tanti anni ha ospitato l’istituto professionale e che per tanto, troppo tempo è rimasto in stato di abbandono e preda di vandali e balordi. Fino a quando, l’anno scorso, l’ente pubblico che si occupa dell’assicurazione sugli infortuni negli ambienti di lavoro non ha firmato l’atto di acquisto del plesso. Il Comune di Ancona, proprietario dell’immobile fino ad allora, ha portato nelle sue casse 1,4 milioni di euro; poteva ottenere molto di più visto il prezziario, ma di questi tempi vendere un immobile del genere non è la cosa più semplice e le decine di ‘catafalchi’, come li chiama la sindaca Mancinelli, vuoti e in degrado ne sono la prova più tangibile.

Il sopralluogo di ieri, compiuto dai dirigenti dell’istituto e dai professionisti, testimonia che le procedure sono in fase avanzata e presto si potrebbe arrivare al via libera del cantiere per la parziale demolizione e ricostruzione secondo il piano presentato. Inail trasferirà nella nuova sede generale sia il personale e gli uffici della direzione generale, ad oggi in piazza Santa Maria, davanti al porto, e quella provinciale di via Piave.

Per due ‘ex’ che escono finalmente dall’abbandono, in città ci sono tantissimi edifici che rischiano di restare immersi nel degrado per anni se non decenni. Si pensi all’Hotel Roma & Pace di via Leopardi, chiuso da vent’anni. Un plesso che fa gola a molte società immobiliari e di costruzioni, ma che risulta vincolato dalla presenza di almeno una trentina di proprietari e di eredi: trovare la quadra per la vendita dell’immobile è praticamente impossibile. C’è poi un altro caso utopico, ossia l’ex cinema Enel dove, sulla facciata esterna sia su via San Martino che sulla parte alta di via Montebello, da un paio di anni campeggia il cartello ‘Vendesi’. Parliamo di un edificio di proprietà dei privati ridotto in pessime condizioni: le aste per la vendita fino ad ora sono tutte andate deserte.

p.cu.