
Fabriano (Ancona), 12 settembre 2023 – Si finge la figlia residente all’estero e chiede aiuto: 1.500 euro da versare con bonifico ma la mamma mangia la foglia e sventa la truffa, allertando immediatamente la polizia. Intorno all’ora di pranzo di ieri, una fabrianese ha ricevuto un messaggio da sua figlia, residente all’estero. L’utenza del mittente non era salvata nella rubrica della donna. Il messaggio della figlia che vive all’esterno spiegava che la sua borsetta, contenente anche il cellulare, le era caduta in acqua e per questo era stata costretta ad acquistare un nuovo smartphone con una nuova sim.
A causa di questo improvviso acquisto, la sedicente figlia era rimasta senza soldi e per questo chiedeva alla madre di recarsi in banca e prelevare 1.500 euro da inviarle. Quest’ultima ha tentato più volte di ricontattare la figlia sia chiamando quel numero che inviando messaggi invano. A quel punto, visibilmente preoccupata, ha deciso di recarsi in banca. A questo punto, si è ricordata della campagna di informazioni per mettere in guardia le persone dalle truffe telefoniche.
E invece di andare in banca e tornata a casa e ha contattato la polizia di Fabriano. Gli agenti sono accorsi a casa sua e hanno suggerito alla madre di provare a contattare sua figlia al precedente numero telefonico. Dopo qualche tentativo, questa finalmente rispondeva negando di trovarsi in stato di necessità e smentendo la versione dell’incidente. Finalmente rassicurata, la fabrianese si trasformava in “poliziotta”: insieme agli operatori della polizia giudiziaria del commissariato di Fabriano ha iniziato a intrattenere una corrispondenza con l’anonimo interlocutore che fingeva essere la figlia, rassicurandolo di essere stata in banca ed avere prelevato la somma richiesta. A quel punto il truffatore è tornato a rispondere ai messaggi e ha scritto alla donna di versare quei 1.500 euro su un Iban da lui fornito.
Verificato con le banche dati in uso alla polizia di Stato, quell l’Iban risultava localizzato in Irlanda. A quel punto nessun versamento è stato fatto ma sono proseguite le indagini del commissariato fabrianese. L’utenza e l’Iban “truffaldini” saranno segnalati ai competenti organi dell’Interpol per gli approfondimenti del caso. Un esempio di come la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine possa avere risultati importanti. La raccomandazione è sempre quella di segnalare episodi simili così da prevenire truffe e raggiri.