Famiglia bloccata in Madagascar "Mia figlia sta male: fateci tornare"

Viaggio di nozze da incubo per una coppia. La bimba ha una brutta gastroenterite, la mamma lamenta carenze sanitarie

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di Giacomo Giampieri

Giusto pochi giorni fa si sono sposati felicemente a Falconara. Lui, Luca Socionovo, vigile del fuoco ad Ancona. Lei, Alessandra Falaschini, che opera all’ospedale Salesi. A rendere ancora più memorabile quella giornata, l’amore puro, la gioia e la spontaneità della loro figlioletta di appena tre anni, Aurora, in mezzo alla festa fatta da parenti e amici. Una festa dei sogni, poi proseguita con il viaggio di nozze a Nosy Be, un’isola incantevole del Madagascar. E ora, quella luna di miele si è trasformata in un incubo per i giovani sposini, complice una brutta gastroenterite che ha colpito la loro piccola. Sono bloccati in un resort, passano da una struttura all’altra e hanno chiesto, tramite un video appello pubblicato ieri mattina sul profilo Instagram di Alessandra e diventato virale in pochi minuti, una mano per tornare a casa: "Chiedo aiuto allo Stato italiano – dice la giovane mamma dalla stanza dell’albergo nella prima parte del filmato –. Mia figlia Aurora sta male, è stata colpita da una gastroenterite. Ha avuto forti spasmi muscolari ed è completamente disidratata". Da quanto riferito sui social, la bimba sarebbe stata visitata anche da alcuni medici e i genitori l’avrebbero accompagnata (almeno) due volte all’ospedale di Nosy Be ‘Santa Maria della Grazia’. "Ma in nessuno dei due casi i sanitari sono riusciti ad effettuare l’accesso venoso per inserire le flebo", punta il dito Alessandra. "Si tratta di una situazione surreale – continua –. Mio marito sta chiamando la Questura, l’Ambasciata italiana, il Consolato: qualcuno ci venga a prendere perché fino a mercoledì (domani, data del loro rientro in Italia, ndr) non ci arriviamo in queste condizioni".

Da Falconara, dalla provincia di Ancona in generale, la macchina dei soccorsi si è subito attivata, accogliendo il grido disperato della famiglia. Le notizie, tuttavia, sono giunte frammentate per tutta la giornata di ieri e fino a sera (la mamma ha continuato a pubblicare altri brevi video). Sembrerebbe che, tramite l’assicurazione, Alessandra e Luca, stiano cercando di ottenere il trasferimento per l’ospedale di Reunion (isola del dipartimento francese), dalla parte opposta del Madagascar e dell’Oceano Indiano, dove è presente una struttura sanitaria considerata d’eccellenza. Anche le autorità italiane stanno lavorando per quello. Come il sindaco Stefania Signorini, che dal Castello ha seguito con attenzione e piena disponibilità la situazione: "Mi sono attivata parlando con Alessandra e Luca, cercando di capire quali potessero essere le loro esigenze – racconta al Carlino il primo cittadino –. Ancora prima del tornare in Italia con estrema urgenza, l’essenziale adesso è portare cure alla bambina. Quindi dapprima ho informato della vicenda il prefetto di Ancona Darco Pellos, che si è messo in contatto con l’Ambasciata di riferimento, dunque ho chiamato il console onorario del Madagascar e mi ha descritto la situazione che ci potrebbe essere la possibilità che la piccola Aurora possa essere accolta all’ospedale di Reunion. Da qui un’altra telefonata al console di Reunion, che si trova ora in Italia, ma sta lavorando per trovare un aereo che possa condurre la famiglia da Nosy Be a Reunion e soprattutto mettere loro a disposizione un traduttore per seguirli e aiutarli all’interno della struttura sanitaria". Da Nosy Be a Reunion ci si impiegano circa due ore di aereo. Dalla nostra Penisola, e non solo, è scattata una gara di solidarietà per aiutare la famiglia di Aurora e fare in modo che, quella che per i suoi genitori doveva essere una settimana romantica, forse la più romantica della vita, cessi al più presto di essere una settimana da incubo.