"Fare il medico di pronto soccorso Valore aggiunto che va riconosciuto"

Borromei, presidente dell’Ordine: "Continuare a mantenere in primo piano il valore della scienza come guida irrinunciabile allo svolgimento della professione". Il giuramento d’Ippocrate dei nuovi camici

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"La Giornata del medico è anche questo, il riconoscimento del valore di una professione e dell’impegno che i medici infondono nella loro quotidianità professionale, e questo impegno deve essere fotografato ed accolto con rigore e riconoscenza da parte nostra". Così Fulvio Borromei, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Ancona, ieri durante l’evento della Giornata del Medico che si è svolta al Teatro delle Muse. Una giornata dedicata al tema di ‘Ippocrate e i suoi discepoli’, ossia i giovani dottori a cui è stato dato il benvenuto. Sono inoltre stati premiati i progetti di ricerca dei giovani e consegnati i riconoscimenti ai medici più maturi a 25,50 e 60 anni dalla laurea. Il presidente Borromei, restando all’attualità, ha voluto dire la sua sulla questione dei medici dei pronto soccorso, sulla carenza ormai cronica e sulle loro remunerazioni: "Fare il medico di pronto soccorso non è facile, non posso dire che gli altri colleghi non siano da meno, ma sono convinto che quella tipologia di servizio debba essere ulteriormente riconosciuta dalla classe politica e dalle aziende ospedaliere". All’incontro di ieri nel grande teatro cittadino si è parlato di virtù della categoria: "Continuare a mantenere in primo piano il valore della scienza medica, facendo riferimento alle evidenze scientifiche, alle linee guida esistenti e alle buone pratiche, questo ha fatto e sta facendo l’Ordine e questo è stato il filo conduttore della Giornata del Medico _ ha aggiunto Borromei _. La scienza sempre al centro dell’attenzione e dell’attività del medico, la scienza come guida irrinunciabile allo svolgimento della professione, la scienza come disciplina da seguire a modello. La Giornata del Medico si carica ora più che mai di questi significati dopo due anni di pandemia e un impegno sul fronte della lotta la Covid strenuo e infaticabile, con molti professionisti caduti sul campo e tanti altri in prima linea". La giornata è stata, come di consueto, l’occasione per prestare il Giuramento di Ippocrate da parte dei nuovi camici bianchi, un momento immancabile e fondamentale non solo da un punto di vista simbolico ma anche concreto. "Si tratta di un elemento importante – prosegue il Presidente Borromei – perché si introduce i giovani alla nuova professione, li si mette in contatto con l’Ordine stesso, con i suoi principi fondanti, è un inizio di carriera da costruire". Decisivo l’incontro e il confronto con le generazioni precedenti, altro pilastro portante della Giornata del Medico, con la premiazione dei medici a 25, 50, 60 anni dalla laurea. Premiati infine altri medici che si sono distinti per l’impegno nella lotta al Covid e chi ha ottenuto particolari benemerenze per lo svolgimento della propria attività.