Jesi (Ancona), 11 novembre 2023 – "Dopo l’attacco di alcuni malviventi, nella primissima mattina del 9 ottobre messi in fuga dal sistema di allarme, addetti ai lavori di Fileni sono intervenuti prontamente, appena pochi minuti dopo che l’atto vandalico era stato perpetrato ai danni non solo dell’azienda ma soprattutto degli animali".
Così il gruppo Fileni decide di fare chiarezza sulla strage di polli avvenuta un mese fa negli allevamenti intensivi di Cannuccia e chiarisce come siano morti 142mila polli non 240mila come era stato comunicato nei giorni scorsi. Dunque l’allarme, a detta dell’azienda ha funzionato e l’intervento è stato tempestivo ma nonostante questo i volatili sono morti per asfissia. Com’è stato possibile ora lo ricostruisce Fileni che dopo l’episodio aveva deciso di non comunicare il fatto "per via delle indagini in corso da parte dei carabinieri". Un danno che per l’azienda sarebbe di mezzo milione di euro come spiegano gli stessi vertici. "I danni subiti dall’impianto elettrico (causati a detta dell’azienda dai ladri di rame, ndr) – spiegano – sono risultati di tale entità, da richiedere una lavorazione prolungata, della durata di diverse ore da parte di personale specializzato, al fine di consentire il ripristino dei cavi elettrici di collegamento alla cabina di media tensione e al generatore di emergenza, cavi che erano stati tranciati dai malviventi. Per la stessa motivazione anche i generatori non sono potuti entrare in funzione. Sia la cabina di media tensione, sia il generatore di emergenza erano deputati a garantire il funzionamento di tutti i sistemi dell’allevamento, a supporto, quindi, di tutti i 6 capannoni, ed erano tarati principalmente con l’obiettivo di garantire il benessere degli animali, in caso di eventi ordinari, come cali di tensione, non certo di sabotaggi. Sempre in un’ottica di benessere degli animali, di salute e sicurezza dei clienti, oltrechè di applicazione delle Best Available Techniques, i nostri capannoni risultano perfettamente isolati, energeticamente efficienti, dotati di sistemi di controllo dei ventilatori, delle aperture e, in generale, del microclima interno. Gli stessi sistemi, inoltre, hanno consentito negli anni di ridurre drasticamente le asfissie di polli, in passato frequenti e permettono a Fileni, ad esempio, di ridurre o azzerare l’uso di antibiotici somministrati agli animali allevati, di evitare contaminazioni e impedire il diffondersi di malattie. In una situazione eccezionale come questa, nonostante i soggetti incaricati da Fileni di intervenire abbiano immediatamente proceduto all’apertura di ogni finestra atta all’areazione degli ambienti, il mancato funzionamento di tali sistemi, a causa del taglio dei cavi, ha determinato il decesso degli animali".