Fisiologica al posto del vaccino, indagato un medico di base

Sono trenta i pazienti che ora l’Asur cerca. Ambulatorio perquisito

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di Alberto Bignami

Soluzioni fisiologiche al posto del vaccino anti Covid, inoculate a 30 pazienti molti dei quali poi registrati ‘regolarmente’ dallo stesso professionista sul portale dell’Asur come "paziente vaccinato per il Covid". Del vaccino però, i pazienti non ne avrebbero visto nemmeno l’ombra. Questo è quanto emerso da un’indagine, in corso di approfondimento, che sta portando avanti la Squadra Mobile della polizia di Ancona nei confronti di Sergio Costantini, 68enne medico di base con ambulatorio a Falconara che lavora anche al centro vaccinale Leopardi, costituito nel campo sportivo falconarese. Accertamenti che sono scaturiti a seguito, inizialmente, di due denunce alle quali poi ne è seguita una terza. Tutte, sono state sporte dai pazienti del medico.

Ma come sarebbe emerso il dubbio circa il fatto se si fosse stati o meno realmente vaccinati? A ingannare il medico, sarebbe stata la propria contraddittorietà nel fornire risposte ai pazienti. Dopo l’inoculazione, il medico avrebbe infatti detto: "Per il richiamo del Pfizer ci vediamo tra 3 mesi" e, a questo punto, il paziente ha risposto: "Tra 3 mesi? Ma non si dovrebbe fare prima?". Domanda lecita alla quale l’ulteriore risposta sarebbe stata: "Scusi, ha ragione. Le ho fatto l’AstraZeneca. Torni tra 2 mesi". I pazienti, informati più che mai sull’argomento, pur non comprendendo il motivo di questo eccessivo tempo di attesa e la confusione fatta nel riferire il nome del vaccino, sono andati oltre chiedendo: "Ma non mi rilascia l’attestazione?" e poi, leggendola: "Dottore ha sbagliato giorno. Perché l’ha postdatata?". La data inserita nel certificato si sarebbe infatti rifatta a quella del giorno in cui il vaccino, al medico, gli sarebbe stato consegnato realmente: una sola fiala di Pfizer per un totale di 6 somministrazioni complessive, fornito dall’Asur Marche secondo i protocolli previsti dai recenti Dpcm.

Secondo l’accusa, inoculazioni dunque fittizie, basate su acqua fisiologica, che sarebbero state eseguite sia in ambulatorio che nelle abitazioni, anche a pazienti classificati come ‘fragili’. Troppe inesattezze dunque, che hanno inevitabilmente dato adito a sospetti tali da far procedere alle denunce da parte dei pazienti. Su disposizione della Procura della Repubblica dorica, i poliziotti hanno dunque eseguito una perquisizione nello studio dell’indagato al fine di rinvenire tutto il materiale e la documentazione utile, sequestrata per il proseguimento delle indagini. Il medico intanto è stato denunciato per falso ideologico e lesioni personali commessi da pubblico ufficiale, senza escludere altre imputazioni per ulteriori e eventuali violazioni che potrebbero essere accertate nel prosieguo delle indagini. "Lesioni", poiché ha eseguito inoculazioni invasive oltre ad aver quindi convinto i pazienti di essere stati realmente vaccinati al punto fargli anche pensare di poter abbassare la guardia sulle precauzioni da prendere o mantenere.

Ulteriore problema riguarda ora il fatto di capire a chi, quelle 6 inoculazioni, siano state fatte realmente. Lo stesso medico avrebbe infatti riferito di non saperlo o, comunque, di non ricordarsi. Alla fine infatti, messo alle strette di fronte al numero di vaccinazioni fatte e il numero di dosi di cui aveva la disponibilità, lui stesso avrebbe svelato l’arcano spiegando l’escamotage dell’utilizzo della fisiologica. Gli investigatori devono dunque ricostruire ora il periodo che va da fine marzo ai primi di aprile, quando in mezzo alle 6 reali somministrazioni, vi sono anche le circa 30 false inoculazioni. Impresa facile a dirsi ma non a farsi davvero poiché, escludendo il fattore ‘privacy’, tra coloro che hanno ricevuto la fisiologica potrebbe anche esserci chi aveva sviluppato gli anticorpi o aveva avuto il Covid senza saperlo, creando dunque un ‘falso vaccinato’.

Nel frattempo, la Procura sta autorizzando l’inoltro della lista degli ignari pazienti affinché l’Asur possa ripercorrere il percorso vaccinale e avvisarli. In passato il medico, persona stimata, aveva però raccolto altre denunce per mutilazione, associazione a delinquere, truffa all’assicurazione, truffa all’Asur e lesioni. Secondo fonti investigative, l’uomo avrebbe detto agli inquirenti di averlo fatto per accontentare i propri mutuati che lo pressavano per essere vaccinati e di non ricordare a quali di loro avesse somministrato il vero vaccino anti-Covid.