"Fondi dall’Europa, un’occasione da non perdere"

Dell’istituzione di un Parco naturale "Alto Esino - Valleremita" se ne parla sin dagli anni ’70 del secolo scorso. Ad evidenziare le indiscutibili valenze dal punto di vista floristico dell’alta valle del fiume Esino, erano stati botanici del calibro di Ballelli, Biondi, Pedrotti, Orsomando e Francalancia, i quali avevano individuato quest’area come una delle meglio conservate e più importanti dal punto di vista floristico e vegetale delle Marche. In questo territorio esiste infatti un’eccezionale concentrazione di biodiversità e proprio per questo, nel 1986, qui venne creata l’Aula Verde di Valleremita, uno dei primi centri di educazione ambientale delle Marche. Non a caso, quindi, tutta l’area è stata riconosciuta di grande importanza a livello comunitario per la Rete Natura 2000. Un territorio considerato, proprio per questo, mistico e spirituale. L’idea di riproporre il progetto del Parco Naturale Regionale “Alto Esino - Valleremita” è stata rilanciata alle ultime elezioni comunali del Comune di Fabriano da Antonella Giulietti, candidata vicina alle tematiche ambientaliste ed ecologiste, in una delle Liste civiche che appoggiavano l’Avv. Daniela Ghergo, eletta poi a sindaco. La stessa Ghergo si era dimostrata molto interessata al progetto del Parco. La novità interessante è che la Strategia Europea per la Biodiversità per il 2030 affida alle aree protette un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità e riconosce, allo stesso tempo, che l’attuale rete non è sufficientemente ampia per garantire gli obiettivi di salvaguardia. La “Sfida del 30X30”, lanciata in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente per contrastare l’aumento di CO2 e quindi il surriscaldamento globale ed i cambiamenti climatici, è infatti quella di raggiungere entro il 2030, almeno il 30% di territorio protetto di terra e di mare e di individuare questi nuovi Parchi e Riserve naturali preferibilmente in quelle zone dove sono già presenti aree della Rete Natura 2000, di cui, come abbiamo detto, è particolarmente ricca e vocata la zona dell’Alto Esino. Ma l’aspetto ancora più importante è che per garantire un’adeguata gestione di queste nuove aree protette, la Commissione Europea ha già previsto, da oggi fino al 2030, lo stanziamento di notevoli finanziamenti, che solo per l’Italia ammonteranno ad oltre 1 milione di euro all’anno, Un’occasione unica quindi, da non lasciarsi sfuggire.

Stefania Priori, Pier Francesco Corvino Co-portavoce provinciali Europa Verde – Verdi Ancona, Coordinamento Montano Europa Verde – Verdi Esino-Frasassi