Forza posto di blocco: investe e ferisce vigile

A processo un centauro 53enne che nella zona del porto aveva inveito contro il vice comandante Paolo Moscatelli finito poi in ospedale

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Forza il posto di blocco al porto e fa finire in ospedale il vice comandate dei vigili urbani. Una scena a cui in tanti avevano assistito, deridendo il malcapitato in divisa che si era alzato frastornato e riempito di insulti da un centauro di 53 anni. L’uomo, in sella ad uno scooter, lo avrebbe investito di proposito e adesso è finito a processo per resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Ieri, al tribunale di Ancona, davanti al giudice Carlo Cimini, si è aperto il dibattimento che ha visto testimoniare proprio l’ufficiale investito. Il capitano Paolo Moscatelli, che si è costituito parte civile nel processo, ha ripercorso i momenti di quella sera, quelli del 21 agosto del 2018, quando a Senigallia mancava poco ai fuochi d’artificio. Proprio la ricorrenza pirotecnica aveva portato il Comune ad indire una ordinanza per impedire il passaggio di auto e motorini in punti pericolosi e non autorizzati.

"Ero in servizio al porto per far rispettare l’ordinanza comunale – ha riferito Moscatelli – che prevedeva la chiusura di aree destinate a ricevere pubblico. Una di queste era la darsena nord. Ero in divisa e già alcuni automobilisti avevano cercato di passare nonostante avevamo già chiuso il passaggio, attorno alle 20. Bisognava tenere libero il varco per i mezzi di soccorso come prevedeva il piano sicurezza. In quel momento è arrivato uno scooterone e il conducente voleva passare a tutti i costi perché aveva la barca e doveva raggiungere gli amici per la cena. Io ho spiegato che non poteva e che se lasciava il mezzo parcheggiato poteva andare a piedi. Da lì erano appena 50 metri alle barche. Ma lui ha iniziato ad inveire contro di me".

L’imputato, difeso dall’avvocato Federica Guarrella, avrebbe detto "cos’è uno stato di polizia? Mi avete rotto i c." e, a detta del vice comandate, avrebbe dato un colpo di gas al mezzo che guidava investendolo. "C’era chi mi derideva – ha detto Moscatelli – ma anche chi mi difendeva. Ancona oggi mi capita di incontrare persone che ridono di me per quell’accaduto, non è gratificante". Il vice comandate fu portato in ospedale, dove i medici gli diedero 10 giorni di prognosi per una lesione al costato. Poi dovette stare un mese in malattia per riprendersi. "Non ho mai ricevuto le sue scuse – ha detto Moscatelli in aula – e quel giorno nemmeno mi ha soccorso". Sul posto intervennero i carabinieri che denunciarono il 53enne. L’udienza è stata aggiornata al 31 maggio per sentire altri testimoni.

Marina Verdenelli