"Il no al progetto per questioni ambientali è un pretesto per non discutere e trovare soluzioni anche coi territori che non possono essere governati con la sindrome nimby e nimto. Se la transizione energetica è una priorità, è ora di dimostrarlo". L’attacco arriva da Legambiente in merito al progetto di parco fotovoltaico a terra in area industriale presentato a Sassoferrato dalla società Solar Challenge 7. Il progetto che piace a Legambiente è stato bocciato all’unanimità dal Consiglio regionale, con la motivazione di "creare un’invasiva occupazione di suolo in un’area paesaggisticamente pregiata", cosa inspiegabile essendo l’area una zona industriale. "Il no espresso dalla mozione del consiglio – aggiunge Marco Ciarulli presidente Legambiente Marche - è l’ennesima situazione di contrarietà alla realizzazione di grandi impianti di produzione di energia pulita necessari alla decarbonizzazione e alla lotta contro l’emergenza climatica che ormai attraversa tutti i nostri territori. La transizione energetica non si farà solamente con i piccoli impianti, né tantomeno con lo specchietto per le allodole dei pannelli sui tetti, abbiamo bisogno anche di grandi impianti per produrre energia elettrica".
Cronaca"Fotovoltaico a terra, bocciatura sbagliata"