ANDREA MASSARO
Cronaca

Frasi omofobe e razziste. Stessa scuola di 7 mesi fa. Ma la punizione fu blanda

Allora uno studente di terza media strappò il libro al prof e inneggiò al Duce . Questa volta un biglietto delirante e svastiche. Coro di reazioni: sanzioni severe.

Nell’immagine d’archivio, scritte a Roma contro i gay firmate con la svastica

Nell’immagine d’archivio, scritte a Roma contro i gay firmate con la svastica

La deriva si tocca con mano. Spiace dirlo, ma è ancora una volta in una scuola che il razzismo sembra non trovare freno. Proprio dove certe frustrazioni dovrebbero essere fermate sul nascere. In sette mesi due casi simili nella stessa scuola media di Ancona. Protagonisti gli stessi studenti di allora, in vena di protagonismo. Hanno appeso un cartoncino, una frase che si commenta da sola: "Bruciamo gli ebrei, i gay, i negri". Condita da svastiche e altri segni deliranti. Come se non bastasse gli autori si sono anche firmati, rendendo il tutto ancora più irresponsabile. A pochi giorni dagli esami di terza media, i bulli ora rischiano sospensioni e persino la bocciatura. La dirigente dell’istituto è stata immediatamente informata dell’accaduto e ora si valutano sanzioni pesanti. Cosa che non era avvenuta sette mesi fa, quando uno studente strappò il libro di mano al professore inneggiando al fascismo. L’episodio, seppur considerato grave, venne circoscritto più o meno a una bravata.

La storica e docente Carla Marcellini, che siede nel direttivo dell’Istituto Storia Marche non le manda a dire. "Ci sono delle responsabilità sociali, culturali, istituzionali ma probabilmente anche individuali degli insegnanti, che nel tempo non sono riusciti a lavorare su questioni che secondo me vanno aldilà di qualsiasi programma, programmazione o evento a cui la scuola chiama le classi a partecipare. Come la Giornata della memoria, che è diventata un giorno di celebrazione e non un’occasione di fare storia per capire i fatti del passato". Andrea Nobili, presidente della Camera minorile dorica invita a non minimizzare certe azioni: "È bene, invece, chiedersi se certi episodi si verificano anche a causa di una tendenza politica diffusa, caratterizzata da un revisionismo strisciante, manifestata da coloro che non si riconoscono nei valori dell’antifascismo e dell’inclusione sociale. Occorre fare di più: la scuola valuti se adottare sanzioni, ma soprattutto svolga un compito di prevenzione culturale, sensibilizzando gli studenti. Convochi i genitori e, magari, come avevo già detto in passato, organizzi viaggi d’istruzione in un campo di concentramento e in quei luoghi dove venivano trucidati tutti coloro che erano considerati diversi". "Per un editore come me che da 25 anni pubblica libri di storia e che ha un’importante e nutrita collana di ebraistica – sostiene Valentina Conti, di Affinità Elettive – è squallido e triste, per non dire inquietante, apprendere queste notizie, poiché non ci troviamo dinanzi a una scritta anonima, ma a un vero e proprio manifesto, per quanto rozzo, di antisemitismo. Mi auguro che le autorità scolastiche prendano provvedimenti necessari e severi".