Furti di mezzi industriali, scacco alla banda

Almeno sei colpi nel porto dorico: i foggiani poi tornavano a Cerignola e sezionavano i Tir per venderne le varie parti nel mercato on line

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di Marina Verdenelli

Una banda specializzata che approfittava delle soste incustodite di veicoli carichi di merce per arrivare nelle aree di interscambio, sempre di notte, e utilizzare una motrice con cui portavano via rimorchi lasciati parcheggiati e furgoni di ultima generazione. Per tre di questi componenti sono state emesse tre misure cautelari, due in carcere e una ai domiciliari. Sono tutti soggetti foggiani, accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato continuato di veicoli commerciali, ricettazione e riciclaggio. Ad eseguire le misure, direttamente in Puglia, è stata la Squadra mobile di Ancona diretta da Carlo Pinto, ad inizio della scorsa settimana, insieme alla polizia di frontiera dorica guidata da Stefano Santiloni, e alle squadre mobili di Foggia e Bari.

L’indagine era partita proprio per una serie di furti di veicoli industriali, avvenuti ad Ancona a partire da ottobre del 2017. Furti commessi anche lungo tutta la fascia adriatica, fino in Lombardia. Una volta rubati i mezzi sarebbero stati portati in un sito di autodemolizione in Puglia, a Cerignola, dove sarebbero stati sezionati e messi in vendita come parti di ricambio attraverso siti internet dedicati alla compravendita on line. La Squadra mobile dorica era arrivata, all’epoca dei fatti, ad una serie di persone che furono denunciate per l’operazione denominata "Trailer", rimorchio. Per tre c’erano stati arresti. I malviventi avevano trafugato un semirimorchio greco, diretto in Inghilterra, contenente 22 tonnellate di formaggio, per un valore di 400mila euro. Era maggio 2018 quando gli agenti erano riusciti a bloccare il camionista in via Mattei, con il rimorchio rubato mentre si dirigeva verso l’autostrada. Gli altri due erano a bordo di una Nissan presa a noleggio, una vettura detta "staffetta" perché precedeva i camion e verificava l’assenza dei posti di blocco per far loro raggiungere l’autostrada.

Il fenomeno dei furti era iniziato al porto dorico ad ottobre del 2017 e continuato per diversi mesi per un totale di sei episodi accertati. Tra le tre misure cautelari scattate in questi giorni una riguarda proprio il capo della banda, quello che aveva l’autofficina dove venivano presi i pezzi di ricambio dai mezzi rubati. I tre provvedimenti, firmati dal gip di Foggia, seguono altre cinque misure cautelari eseguite a partire da aprile scorso, dagli stessi reparti investigativi: due ai domiciliari, due in carcere e uno con obbligo di dimora.