Banda di ladri in manette dopo un inseguimento finito a Porto Potenza: i quattro arrestati hanno patteggiato tre anni e sei mesi. Per tutti e quattro, albanesi, ieri in tribunale a Macerata il giudice ha disposto che scontino la pena agli arresti domiciliari. In manette, alla fine dello scorso novembre, erano finiti il 39enne Bledar Qerosi, il 29enne Aiken Tahiri, il 33enne Bledar Baloshi e il 24enne Silvano Marku, tutti già con precedenti penali. Secondo l’accusa i quattro, a bordo di una Fiat 500, erano andati nell’ascolano e lì avrebbero compiuto due furti in abitazione, rubando gioielli in oro e preziosi. Da tempo erano sulle loro tracce i militari del Nucleo radiomobile di Osimo, dopo alcuni furti che si erano registrati il weekend precedente, tra Osimo, Castelfidardo e Camerano. Così quel giorno, la banda è stata pedinata mentre si muoveva con una Fiat 500 tra Castel di Lama e Monteprandone. Proprio lì, i quattro si sarebbero introdotti in due appartamenti arraffando monili d’oro e orologi. Ma i carabinieri osimani sono entrati in azione quando la Fiat è arrivata a Porto Potenza, perché secondo le indagini gli albanesi si appoggiavano in un appartamento di via Puccini. A quel punto hanno intimato l’alt: Qerosi e Baloshi sono stati subito bloccati, mentre Tahiri e Marku hanno tentato la fuga, durata però poco. Erano stati perquisiti. Addosso sono stati trovati circa 120 pezzi gioielli vari, oltre a 920 euro in contanti. Mentre nell’auto sono saltati fuori arnesi da scasso. Controllato anche l’appartamento: lì sono stati sequestrati un machete, 2.120 euro, 8 orologi e numerosi oggetti preziosi.
Chiara Marinelli