Gallignano, selva da valorizzare. Nuovo orto botanico e sentieri

Sono alcuni degli obiettivi del progetto di Comune e Università: "Un luogo incantato da proteggere"

Gallignano, selva da valorizzare. Nuovo orto botanico e sentieri

Un momento della conferenza stampa di ieri mattina in Comune

Valorizzare l’orto botanico della selva di Gallignano, migliorare l’ecosistema floreale e collegare i borghi di Casine di Paterno e Gallignano: sono solo alcuni degli obiettivi del progetto del bando regionale PR FESR 2021-2027 ‘Infrastrutture verdi urbane’ vinto dall’amministrazione comunale dal valore di 186.500 euro. Il progetto, di cui il Comune di Ancona è ente capofila, è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche. "È solo l’ultimo tassello di un più ampio ventaglio di risorse che l’amministrazione comunale è riuscita a intercettare – commenta l’Assessore all’Università Marco Battino, presente insieme al collega Daniele Berardinelli – per riqualificare luoghi da tutelare dal punto di vista ambientale, nonché custodi di un grande potenziale, in termini di valorizzazione degli spazi pubblici. Dalla prossima estate anche questa area verde potrà tornare ad essere apprezzata dai cittadini nel tempo libero o per convogliare eventi aperti al pubblico". Per avvicinare Gallignano e Casine di Paterno alla selva è prevista la realizzazione di due sentieri che consentiranno di connettere la selva di Gallignano con i due borghi, dalla lunghezza totale di 3 chilometri, percorribili a piedi o in bicicletta. Il primo percorso, del tutto nuovo, connetterà il parcheggio del campo sportivo di Casine di Paterno con la Selva costeggiando la Provinciale in un’area verde che verrà anche piantumata. Il secondo percorso seguirà un vecchio tracciato e collegherà la frazione di Gallignano all’Orto botanico.

Il progetto prevede, inoltre, l’istallazione di una cartellonistica completamente nuova capace di guidare i visitatori all’interno dell’area verde anche con finalità didattiche; inoltre grande attenzione verrà riservata all’attività di impollinazione, fenomeno per il quale verranno realizzate aiuole di specie arbustive perenni, di interesse per gli impollinatori selvatici e le api domestiche, raggiungendo così un duplice scopo. L’orto botanico, gestito dall’Università Politecnica delle Marche, oltre che essere aperto alla cittadinanza, viene utilizzato per le attività di ricerca, potenziando così gli spazi a disposizione della struttura universitaria e degli studenti, aprendo infine le porte a tutte le scolaresche del territorio per visite d’istruzione. Sono intervenuti in conferenza stampa per spiegare gli aspetti tecnici del progetto i Professori Nunzio Isidoro, Direttore della Azienda Agraria Univpm, e Simona Casavecchia, Direttrice dell’orto botanico Univpm.