Germano e il Paradiso di Dante

L’attore inaugura a Jesi la stagione del Pergolesi con un lavoro tratto dal XXXIII canto. Sul palco anche Teardo

Germano e il Paradiso di Dante

Germano e il Paradiso di Dante

Otto appuntamenti da gennaio a maggio, di cui sette in abbonamento, per la nuova stagione di prosa del Teatro Pergolesi di Jesi, nata dalla rinnovata collaborazione tra la Fondazione Pergolesi Spontini, il Comune e l’Amat.

L’inaugurazione è in programma domenica pomeriggio (ore 17) con una coppia d’eccezione, quella formata dall’attore Elio Germano e dal musicista e compositore Teho Teardo, voce e musica di ‘Paradiso XXXIII’. ‘Uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato’, si legge nella presentazione. Dante Alighieri, nel trentatreesimo canto del Paradiso, si trova nell’impaccio dell’essere umano che prova a descrivere l’immenso, l’indicibile, e prova a raccontare l’irraccontabile. Questo scarto rispetto alla ‘somma meraviglia’ sarà messo in scena creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità. Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso.

Dal suono avvincente ed ‘eterno’ germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil. Grazie alla loro esperienza crossmediale, accadrà qualcosa di magico e meraviglioso di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.

Lo spettacolo è firmato da Elio Germano e Teho Teardo, laddove il primo si occupa della drammaturgia, e il secondo della drammaturgia sonora, accompagnato da Laura Bisceglia (violoncello) e Ambra Chiara Michelangeli (viola).

La regia, come si accennava, è formata da Simone Ferrari & Lulu Helbaek, il disegno luci è di Pasquale Mari, i video artist sono Sergio Pappalettera e Marino Capitanio, il design delle scene è di Matteo Oioli, i costumi di Marina Roberti. Nel corso della sua carriera Germano ha ottenuto, tra gli altri premi, quattro David di Donatello (miglior attore protagonista per ‘Mio fratello è figlio unico’, ‘La nostra vita’, ‘Il giovane favoloso’ e ‘Volevo nascondermi’. Per l’interpretazione del pittore Antonio Ligabue nel film ‘Volevo nascondermi’ ha ricevuto anche l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020.