Omicidio Senigallia, Gianluca Barucca assolto. "Incapace di intendere e di volere"

La sentenza: l'uomo, che uccise la madre, soffriva di una grave forma depressiva. Sarà ricoverato per tre anni in comunità

Senigallia, il luogo dell'omicidio (Foto Effimera)

Senigallia, il luogo dell'omicidio (Foto Effimera)

Ancona, 10 giugno 2019 – Gianluca Barucca è stato assolto nel processo che lo vedeva imputato per l'omicidio della madre. Secondo il gup di Ancona, Francesca De Palma, il 46enne era totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto a causa di una grave forma depressiva distruttiva con delirio di rovina verso gli altri e verso se stesso. La sentenza è arrivata al termine dell'udienza preliminare in cui si è celebrato il rito abbreviato.

A Barucca, difeso dall'avvocato Marta Mereu, è stata applicata solo la misura di sicurezza, per tre anni, del ricovero in una comunità di recupero dove dovrà curarsi. La struttura verrà individuata dal dipartimento di Salute Mentale. Trascorso il periodo stabilito, lo stato psichico dell'uomo sarà rianalizzato.

Il fatto risale al 16 novembre 2017, quando l'uomo strangolò Graziella Pasquinelli, 73 anni, con il guinzaglio del cane. La vittima, commerciante molto conosciuta in città, gestiva un negozio di scarpe.

Dopo l'omicidio il 46enne era stato fermato per omicidio volontario. A giugno dello scorso anno lo psichiatra Renato Ariatti, incaricato dal gip Carlo Cimini, aveva già riscontrato nell'imputato, ora ospitato in una Rems (residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza), la grave forma depressiva. Quando uccise la madre nella casa dove entrambi vivevano, in via Brandani, secondo l'esperto, l'imputato aveva difficoltà a esaminare la realtà. La perizia lo aveva dichiarato totalmente incapace di intendere e volere, accertando anche la sua pericolosità sociale. In un'integrazione successiva il professor Ariatti ha stabilito anche per l'attualità una pericolosità residua.