Gianluca Busilacchi, gli hackers nel suo profilo Facebook. "Violata la mia vita, fa male"

"Non ho nulla da nascondere, ma è una sensazione spiacevole"

Il consigliere regionale Gianluca Busilacchi

Il consigliere regionale Gianluca Busilacchi

Ancona, 14 ottobre 2018 - Violato, ripulito da ogni informazione e copiato ogni suo movimento. Gianluca Busilacchi, consigliere regionale e volto noto della politica regionale, è stato hackerato. Il suo profilo Facebook rientra tra quelli di 30 milioni di utenti di tutto il mondo che hanno subito la sua stessa sorte. Le loro informazioni sono state copiate, saranno probabilmente utilizzate e ogni dato che riguarda le sue navigazioni è stato estrapolato per essere utilizzato in modo differente.

La notizia di quanto accaduto la dà direttamente Busilacchi che dal suo profilo, tutt’ora attivo, ha annunciato di rientrare in quella flotta di utenti che hanno subito l’attacco internet. «E’ stato lo stesso Facebook a dirmi cosa era accaduto. Verranno utilizzate le mie password e anche le mie email, ma non il numero di telefono che non metto mai sui social network proprio per una questione di privacy. Immagino che siano informazioni utilizzate per fini commerciali, ma ancora non è chiaro questa manipolazione come possa essere utilizzata e soprattutto in quale momento».

Haker in azione

Il consigliere regionale di fronte a quanto accaduto non può fare niente. «Attendo altre comunicazioni da Facebook che mi ha comunque detto che mi terrà informato di quanto sta accadendo e degli sviluppi che si avranno dalle indagini interne. Per il momento tutto funziona come prima».

Busilacchi entra dunque in un tema molto di attualità con una sua esperienza personale. «E’ accaduto ad altre persone che avevano anche il loro numero di telefono su Facebook. In quel caso la cosa è stata più complicata». La soluzione estrema per questi utenti è infatti quella di cambiare numero di telefono e disattivare la linea esistente. «Per fortuna poi non ho foto personali sul mio profilo. Non ci sono foto della mia famiglia, ma solo quelle con qualche amico oppure scatti fatti in occasioni politiche, convegni, dibattiti».

image

Senza dare troppa importanza alle conseguenze, «la vera violazione che si vive in questi casi è di chi si è sentito portare via una parte di ‘proprietà privata’. Ripeto, pur non avendo nulla da nascondere è una sensazione spiacevole. Evidentemente il social è molto vulnerabile».

Dalla parte degli utenti c’è però il dato di fatto che molti utilizzano la stessa password per diversi profili proprio per evitare dimenticanze e blocchi improvvisi.