Giorgia Fabri fa ricorso al Tar ma le schede sono distrutte

La candidata aveva presentato richiesta dopo la sconfitta del 12 giugno scorso. Qualche giorno fa la scoperta: i documenti sono andati al macero per errore

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CORINALDO

Ha dell’incredibile il risvolto preso dal ricorso al Tar sull’esito delle amministrative del 12 giugno scorso presentato da Giorgia Fabri, candidata sindaco sconfitta per due soli voti di scarto. Alla richiesta del Tar al Tribunale di fornire i registri delle votazioni, si è scoperto che questi non sono più disponibili perchè erroneamente distrutti. Un "mero errore formale", si legge nella comuninicazione al Tar che però ora avrà ripercussioni sul prosieguo dell’iter del ricorso.

A luglio la Fabri presenta il ricorso chiedendo sostanzialmente di verificare la correttezza delle procedure adottate durante le operazioni di votazione e scrutinio. In particolare, nel mirino erano finiti due voti in più rispetto al numero dei votanti. In quella circostanza il presidente di seggio aveva giustificato l’anomalia verbalizzandola come una dimenticanza. Due elettori si sarebbero presentati all’ultimo minuto, poco prima della chiusura dei seggi, votando regolarmente ma la loro presenza non sarebbe stata segnata nel registro. Una vicenda rispetto alla quale il Tar ha comunque deciso di andare a fondo e per questo ha fissato per il prossimo 15 dicembre l’udienza.

Nel frattempo aveva chiesto al Tribunale di fornire i registri per la verifica del numero dei votanti, delle schede bianche, delle schede nulle e delle schede valide. Nei giorni scorsi la comunicazione shock del Tribunale. I registri delle elezioni amministrative sono andati distrutti per "un mero errore materiale". I registri delle amministrative erano insieme a quelli del referendum che, non avendo raggiunto il quorum, per legge devono essere distrutti nell’immediato. Così i registri sono stati trasferiti nel deposito del Tribunale e poi distrutti senza considerare che c’erano anche i registri delle amministrative che invece, per legge, devono essere conservati proprio per via di possibili ricorsi. Ovviamente ad essere andati distrutte non sono state le schede elettorali, che non sono però oggetto della verifica da parte del Tar.

Sulla vicenda si dice sconcertato anche il sindaco Gianni Aloisi. "Ci è stato comunicato quello che è stato definito un mero errore materiale e non abbiamo parole – afferma il primo cittadino – per quanto ci riguarda, le cose non cambiano. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro per la comunità e vedremo cosa deciderà il Tar il 15 dicembre". Il Tribunale Amministrativo ora ha un bel problema e solo tra un mese si saprà il verdetto finale.

Giulia Mancinelli