Giù i ricoveri, le Marche tornano gialle da lunedì

Nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza dopo due settimane di fascia arancione. Spostamenti liberi anche per i no vax

Dopo due settimane in zona arancione, da lunedì le Marche tornano in zona gialla. Lo ha annunciato ieri il governatore Francesco Acquaroli. Un passaggio atteso, visto che da diversi giorni il tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti Covid è al di sotto della soglia limite del 20% (ieri era al 12,8%), e anche quello dei posti in area medica è in discesa sotto alla soglia limite del 30% (ieri era al 27,7%). Le restrizioni si allentano per i soggetti non vaccinati, in particolare per quel che riguarda gli spostamenti, mentre poco cambia – perché nulla era cambiato – per chi è vaccinato. Le Marche tornano dunque in giallo, dopo le polemiche delle scorse settimane, con il governatore Francesco Acquaroli che aveva contestato la scelta del governo, in una fase in cui il contagio era in calo. Il ritorno in una condizione con meno limitazioni, del resto, coincide con graduale miglioramento del quadro pandemico regionale, anche se il calo dei contagi, dopo la veloce discesa iniziata il 27 gennaio e proseguita fino al 10 febbraio, è adesso molto più lento.

Già da ieri il dato in discesa era chiaro stando ai dati dell’osservatorio epidemiologico della Regione istituito per la gestione della pandemia: continua il calo dell’incidenza dei casi di Covid 19 su 100milla abitanti, che scende sotto mille e arriva a 989,47. Questo non significa però che non ci sono stati ricoveri. I pazienti in terapia intensiva infatti sono passati da 32 a 33). Quelli in semi intensiva da 64 sono passati a 63, mentre quelli in reparti non intensivi scendono da 244 a 222. Ma, purtroppo, si continuano anche a registrare morti che sono stati 4 nelle ultime 24 ore. Si tratta di pazienti con patologie pregresse, due a Pesaro Marche Nord erano donne di 92 e 82 anni, un 85enne di Chiaravalle è morto alla Rsa di Galantara di Pesaro e all’ospedale Torrette di Ancona è deceduto un 82enne anconetano. Il bilancio delle vittime da inizio emergenza sale a 3.543: 1.978 sono uomini e 1.565 sono donne con un’età media di 82 anni che nel 97,2% dei casi presentavano patologie precedenti. La provincia di Ancona è quella più colpita dalla pandemia con 1.109 vittime seguita da Pesaro Urbino (1.098), Macerata (602), Fermo (390) ed Ascoli Piceno (301).

Dei 1.873 casi di ieri, 244 sono stati rilevati in provincia di Ascoli Piceno dove i contagi da inizio emergenza sono 40.037, 359 a Pesaro-Urbino (65.791), 428 a Macerata (63.368), 546 ad Ancona (95.900), 236 a Fermo (35.515) e 60 da fuori regione (13.524). Con 6.470 tamponi testati (4.744 nuove diagnosi e 1.726 guariti) il tasso di positività si attesta al 39,5% mentre quello di incidenza positivi ogni 100mila abitanti scende a 989,47.