Giulia Fedele (Lista Civica): "L’età e il maschilismo sono gli orrori della politica. Ne ho sofferto anche io"

La 19enne consigliera comunale di Ancona Protagonista parla della sua esperienza "Nonostante certe delusioni, voglio andare avanti per cambiare vecchi cliché".

Giulia Fedele (Lista Civica): "L’età e il maschilismo sono gli orrori della politica. Ne ho sofferto anche io"

Giulia Fedele eletta in consiglio comunale con la lista civica «Ancona Protagonista per Silvetti Sindaco»

Giulia Fedele (Ancona Protagonista), 19 anni, cosa le resta di questo primo anno vissuto in consiglio comunale tra le fila della maggioranza?

"Essendo una persona concreta e che bada ai fatti, sono state poche le interrogazioni urgenti presentate nel corso dell’anno. Ecco perché ho preferito puntare sui fatti, lavorando dietro le quinte sotto il profilo organizzativo e portando a casa un ottimo risultato".

A cosa fa riferimento?

"All’iniziativa dei Laghetti, ho lavorato sodo, senza comparire e con grande impegno grazie a un team di ragazzi davvero stimolante e i risultati si sono visti. Spero di poter ripetere quell’esperienza il prossimo anno".

Un anno di politica con la P maiuscola, ma non dev’essere stato facile per una studentessa giovanissima, è così?

"L’età che ho me la tengo stretta, dispiace, tuttavia, aver avuto la netta sensazione, a volte, di non essere considerata dai cosiddetti ‘grandi’ come invece dovrebbe accadere. Quante volte ho visto storcere il naso a esponenti, anche di maggioranza, quando provavo a dire la mia? È stato uno dei pochi fattori deludenti di questa mia prima, straordinaria esperienza politica che spero di poter portare avanti a lungo".

Poca considerazione per l’età, ma anche per essere una ragazza?

"Direi di sì, ho notato spesso l’aspetto maschilista della politica e con l’età è un mix molto evidente e sbagliato. Detto questo non voglio smettere di fare politica anche per poterla cambiare da dentro".

A proposito di giovani e di atteggiamenti a volte discriminanti nei loro confronti, come giudichi gli attacchi, a volte scomposti, ricevuti dal suo collega di minoranza Giacomo Petrelli?

"Il rispetto delle istituzioni, il decoro e l’educazione devono essere alla base del confronto politico. Come avevo avuto modo di dire in quel confronto elettorale del Carlino dedicato ai candidati giovani, il mio modello di riferimento resta Pierluigi Bersani, simbolo di rispetto al netto delle posizioni politiche".

E sulla frase urlata dalla collega di maggioranza Fabiola Fava, durante la recente seduta del consiglio comunale, e diretta proprio a Petrelli ("Bevi di meno")?

"Non mi è piaciuta assolutamente, ha abbassato il livello della discussione ed è stata fuori luogo. Una frase in netto contrasto con i miei valori. Conosco Giacomo Petrelli da tanti anni, ci siamo trovati su fronti opposti in seno alle istituzioni studentesche. È una persona che studia, si impegna e ha passione, come me, tuttavia...".

Tuttavia?

"Secondo me in alcuni contesti rischia di non farsi voler bene. A volte, in determinati casi, dovrebbe limitare la sua foga spinta dalla passione politica. Mi riferisco, in particolare, a interventi su temi su cui è normale che non possa essere ancora preparato dopo appena un anno di attività. Ho grande stima di lui, ma credo che a volte farebbe meglio a tacere, lo dico nel suo interesse".

Lei non è nella lista dei consiglieri delegati, perché?

"L’ho chiesto io, primo perché nell’ultimo anno ho trascorso molto tempo lontano da Ancona per motivi di studio. Inoltre, ho avuto la possibilità, anche da Roma, di avviare e mantenere tanti contatti con i cittadini, magari per piccole cose però risolte".

Lei ha aderito a Forza Italia, ma resta consigliera di Ancona Protagonista, come mai? "Sono due cose diverse. Politica di partito e civismo sono due realtà importanti. Ho aderito a Forza Italia perché condivido molto della sua linea e perché ho grande stima di Daniele Silvetti e Gianluigi Tombolini, ma resto fedele ad Ancona Protagonista".

Pierfrancesco Curzi