"Questa è la nostra palestra. Ampia, calda e luminosa. È lo spazio che ci piace di più". Via la timidezza dopo due secondi. Petto gonfio e gioia negli occhi dei piccoli studenti della Da Vinci che, ieri, si sono trasformati in "ciceroni" per accompagnare stampa e famiglie alla scoperta del plesso di Castelferretti inaugurato mercoledì.
"Ci piace molto, non vedevamo l’ora di tornare qui". Lunghi, quei due anni e mezzo sparpagliati altrove. "Ma ne è valsa la pena – racconta una bisnonna al Carlino –. Non sembra neppure la scuola di prima, quella che frequentai io una vita fa, i miei figli e tutti i miei nipoti più recentemente. Bellissima". Lì vicino il sindaco Stefania Signorini, orgogliosa dell’opera e di un messaggio a lei recapitato dai bimbi stessi: "Grazie per aver realizzato il nostro sogno", il contenuto di un biglietto che legge e rilegge. Con lei gli assessori Elisa Penna e Ilenia Orologio, i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e la vicesindaco Valentina Barchiesi.
La porzione principale dell’edificio è stata demolita e ricostruita, poi integrata con la porzione più antica risalente al primo Novecento. "Un gioiellino", commenta un genitore, curiosando tra aule tematiche e locali realizzati nel rispetto dei dettami per il risparmio energetico. C’è don Wojciech Ulaczik a benedire la "nuova" Da Vinci. Ma a sorpresa arriva anche don Gabriele Ruzziconi, un’istituzione nella frazione, in "pensione" dall’estate 2022 proprio quando le classi della Da Vinci venivano trasferite nell’oratorio della parrocchia di Sant’Andrea: "Ci siamo subito mostrati disponibili. Perché nella vita, come ci ha insegnato Gesù, è importante adattarsi alle situazioni".
La visita all’interno della scuola è stata anticipata dalla musica della banda di Castelferretti e dal canto, di grandi e piccini, dell’Inno nazionale. Poi tutti dentro. A conoscere quel nuovo spazio così atteso dall’intera comunità, che non è voluta mancare alla riapertura di una Da Vinci frequentata da generazioni e generazioni di castelfrettesi.
gi. gia.