"Gli Uomini dei Tre Presidii", un fantasy per Stefano Cardellini

Migration

Uomini e orchi hanno lo stesso sangue, eppure da millenni, da quando una catastrofe ha spazzato via gli ‘Antichi’, non fanno altro che combattersi per la supremazia sulla terra dei Tre Presidii.

E’ una metafora delle continue guerre che sconvolgono l’umanità l’ultimo romanzo di Stefano Cardellini, dal titolo ‘Gli Uomini dei Tre Presidii’. Cosa c’è di più classico nel genere fantasy che la perpetua guerra tra umani e orchi? Nonostante ciò, questo romanzo presenta parecchi elementi di novità. Innanzitutto gli umani di cui si parla, così come gli orchi, compaiono millenni dopo un evento tanto oscuro quanto sconvolgente che ha spazzato via gli Antichi. Poi le due razze hanno habitat diversi, in quanto, per motivi che non sono noti, gli uomini possono scendere dalle montagne su cui vivono solo utilizzando scomodi accorgimenti, a rischio della vita.

Nonostante ciò le due razze hanno lo stesso sangue, anche e soprattutto perché gli orchi, le cui femmine sono sterili, possono riprodursi solo ingravidando femmine umane, che non trovano altro modo di procurarsi se non razziandole. Un libro pieno di azione, ricco di colpi di scena, ma anche una metafora delle lotte intestine che oggi più che mai sconvolgono l’umanità, perché il sangue di ogni uomo, come nel caso di uomini e orchi del romanzo, ‘è uguale al nostro. Simile a quello delle mie vene’. Stefano Cardellini vive ad Ancona, dove è nato nel 1958. Si è laureato in geologia, ha fatto parte del Gruppo speleologico marchigiano, e ha lavorato nella ricerca di gas naturale. E’ stato anche insegnante nelle scuole superiori e ora, come geologo, lavora presso il Comune di Ancona. Attualmente è in comando nell’Ufficio per la Ricostruzione del terremoto delle Marche. Dal 2018 ha pubblicato cinque romanzi tra cui ‘Ankon’ e Il signore di Ankon’ (Le Mezzelane edizioni).