
"L’intero quartiere di Minonna preso in giro dal sindaco e dalla giunta: il guado sul fiume Esino non è possibile e non si farà". Ad andare all’attacco dopo l’assemblea pubblica di venerdì sera dall’opposizione è JesiAmo. "Svanite nel nulla – aggiungono – le promesse elettorali che tutti, sindaco in testa, sapevano essere irrealizzabili. Lo squallore di promettere sapendo di non poter mantenere". Il no al guado anche pedonale, spiegato dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo e dai tecnici comunali come ipotesi che alla luce degli approfondimenti si è rivelata non percorribile per ragioni di sicurezza e di costi, non sembra aver causato grande malumore tra i residenti di Minonna e delle frazioni che si trovano sul versante destro del fiume, consapevoli dei disagi che dovranno affrontare per un anno da agosto a luglio del 2024 secondo le tempistiche annunciate dalla giunta Fiordelmondo. Domani si inizierà con l’allestimento del cantiere a ridosso del ponte per lo spostamento dei sottoservizi nell’alveo del fiume Esino, lavori che dovrebbero concludersi in tre mesi per lasciare poi spazio alla vera e propria demolizione e ricostruzione del ponte.