"Hanno colonizzato il territorio"

Parla lo zoologo Paolo Forconi: "In una notte si spostano anche di venti chilometri. Ecco come difendersi"

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"Lupi in agguato, si spostano anche di venti chilometri in una notte". Dagli studi effettuati, i lupi sono in aumento ormai da diversi anni e hanno ‘colonizzato’ tutto il territorio regionale: "Solo qualche zona costiera non è ancora occupata, per il resto stanno ovunque – spiega Paolo Forconi, zoologo presso lo studio faunistico Chiros – Questo è quanto si avverte rispetto alle segnalazioni e agli avvistamenti. Un lupo in una notte può fare anche venti chilometri". Gli avvistamenti anche in orario diurno, mentre le mattanze di animali da cortile avvengono soprattutto di notte: "Dipende da quanto sono affamati – prosegue Forconi – in più occasioni sono stati segnalati, anche con testimonianze di video e foto di giorno, vicino alle abitazioni. L’ultimo qualche giorno fa alle due del pomeriggio nel giardino di un’abitazione poco distante dal Parco del San Bartolo".

Le pecore sbranate la scorsa notte tra Sirolo e Camerano erano in un recinto elettrificato: "Un recinto deve essere abbastanza grande per consentire alle pecore di spostarsi – afferma – altrimenti quando vengono attaccate, si spostano in branco e arrivano fino a sfondarlo. Inoltre, per difendersi dagli attacchi di lupi andrebbero inseriti dei cani all’interno e all’esterno". Precauzioni che rappresentano ulteriori costi: "Fino a qualche anno fa c’era la possibilità di accedere a dei fondi – afferma – adesso non sono al corrente se ci sia ancora la possibilità di accedere".

Animali da cortile che, ormai da mesi sono considerati in pericolo e per questo anche i carabinieri forestali hanno consigliato ai proprietari di non tenerli liberi di notte. Lo stesso vale per i cani, sono ormai più di cinque quelli sbranati dai lupi negli ultimi mesi, alcuni anche a poca distanza dal centro. "I lupi ci sono – spiega – e per salvaguardare gli animali da cortile vanno tenuti in una struttura protetta". Sono tre i lupi trovati morti nelle ultime settimane, due investiti e uno ‘catturato’ da una trappola illecita: "Sono circa mille gli esemplari che vengono uccisi ogni anno in Italia, uccisi e poi fatti sparire – conclude Forconi – c’è da mettere in conto che gli esemplari che si avvicinano ai centri abitati corrono questo rischio".