"Ho perso il lavoro e devo pagare le bollette dei giocatori della Jesina"

L’incredibile storia di Maria Carmen Aliei costretta a versare i soldi della casa dove viveva prima

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"Senza un lavoro, perso dopo il Covid, mi trovo a dover pagare le bollette dei calciatori della Jesina. Ho provato in tutti i modi a far valere i miei diritti ma non c’è stato nulla da fare". Maria Carmen Aliei origini romene ma da 18 anni in Italia, dopo aver cambiato casa, ha ricevuto bollette doppie, anche quelle del suo vecchio appartamento di via San Francesco dove ha vissuto per tre anni. "Il proprietario di casa – ricostruisce la vicenda la signora – mi ha chiesto di non fare la voltura perché poco dopo sarebbero subentrati due giocatori della Jesina e assicurandomi che non ci sarebbero state spese a mio carico. E invece mi è continuata ad arrivare la bolletta, in particolare quella del gas. Sono andata anche alla Jesina perché so che le spese dei giocatori sono a carico della società, ho parlato anche con il nuovo presidente, ma nulla. Così dopo i solleciti di Estra Prometeo che mi ha annunciato l’imminente invio di tutto ad Equitalia, ho dovuto pagare anche se non sono mie spese. Anche per ottenere la voltura ho dovuto insistere per mesi e finalmente a dicembre hanno cambiato i titolari delle bollette. Sono in totale quasi 90 euro, considerato anche il bonus sociale che mi è stato scalato su quelle bollette e non su quelle che sto pagando nel mio nuovo appartamento. MI sono rivolta a un legale ma mi ha spiegato che non conviene avviare una causa. Oltre il danno anche la beffa. Qualcuno potrà dire: ‘Che vuoi che siano 90 euro’, ma bisogna considerare che io non ho più il lavoro di addetta alle pulizie per la pandemia e per il momento mi mantiene mio figlio che va a scuola ma ha un contratto estivo".

Sara Ferreri