
Il generale Altiero (secondo da sinistra) e gli altri ufficiali ieri mattina
"Massima tutela agli onesti e guerra aperta a chi fa il furbo". E’ il segnale che ha mandato il comandante regionale della guardia di finanza Nicola Altiero nel presentare ieri il bilancio operativo del comando delle Marche con gli interventi effettuati negli ultimi 16 mesi di attività dei reparti. Un bilancio reso noto in occasione della festa per i 251 anni dalla fondazione del corpo. Un impegno a tutto campo contro la criminalità a tutela delle imprese e delle famiglie con 26mila interventi fatti in tutta la regione e oltre 2.900 indagini per contrastare illeciti economico-finanziario e le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia marchigiana. Se il territorio infatti sembra essere ancora indenne da camorristi e mafiosi, "non ci sono – ha osservato il generale di brigata Altiero - emergenze o situazioni apprezzabili", la vigilanza è alta "perché è cambiata la strategia – ha aggiunto Altiero – non troveremo più l’uso della violenza per costringere i colletti bianchi a fare il volere della criminalità organizzata ma troveremo amministratori che lo fanno perché corrotti infatti non può esistere la criminalità organizzata senza la corruzione". Le Marche sembrano essere "un ambiente ideale per queste infiltrazioni – ha proseguito il generale – perché stanno partendo diversi cantieri per gli eventi sismici e per quelli idrogeologici. Sta a noi individuare situazioni con profili a rischio". Sul fronte dell’evasione fiscale sono stati 324 gli evasori totali scovati in regione, di questi 81 sono nella provincia di Ancona, e 811 lavoratori in nero irregolari nelle Marche di cui 234 nella provincia dove spicca il settore alberghiero e della ristorazione stagionale. "Le nostre attività hanno un comune denominatore – ha sottolineato Altiero – quello che tende alla compliance, all’adempimento volontario del contribuente e non ad un fisco impositore, cambiano le regole d’ingaggio". Per la provincia di Ancona sono stati 3.700 gli interventi del comando provinciale diretto dal generale di brigata Carlo Vita e oltre mille le indagini di polizia giudiziaria. Chiuse 168 partite iva usate come cartiere per far evadere il fisco, sequestrati 174 chili di droga e 122 denunce alla Corte dei Conti per danno erariale. La guardia di finanza ha trovato 5 casi di evasione fiscale internazionale, ha sequestrato oltre 358 milioni di prodotti contraffatti con falsa indicazione del made in Italy. Sul fronte della spesa pubblica sono stati effettuati 533 interventi a livello regionale di cui 357 in tema di reddito di cittadinanza. Sui fenomeni corruttivi contro la pubblica amministrazione sono state denunciate 12 persone e sequestrato denaro per oltre 532mila euro.
Marina Verdenelli