I 40 anni della grande frana: una settimana per ricordare

Associazioni e volontari hanno organizzato un calendario di eventi: si inizia il 10

Migration

Nella notte tra il 12 e il 13 dicembre 1982 la frana che ha cambiato volto a una parte della città. Ancona ricorda quel tragico evento e lo racconta a 40 anni di distanza.

Per commemorare l’importante anniversario e ricordare la storia di quella notte e dei mesi a venire, l’associazione Ada, la Fiab Ancona Conero, il gruppo volontario dell’Antico Sentiero del Borghetto, il circolo Belvedere di Posatora, il Comitato Posatora Nostra, il Pungitopo e il Progetto Quartieri in Azione hanno organizzato un calendario di eventi patrocinato dal Comune di Ancona, dal 10 al 16 dicembre.

Si parte sabato 10 dicembre alle 10 con la piantumazione di alberi dal Parco Fiorani al Borghetto. Il giorno dopo, domenica, una passeggiata in quello che fu il quartiere del Borghetto oggi trasformato in percorso naturalistico di collegamento tra Torrette e la Stazione di Ancona. Si parte alle 10 dalla chiesa storica di Posatora in piazza Padella.

Si prosegue lunedì 12 alle 17:30 con l’inaugurazione della mostra fotografica e la presentazione del libro ‘Ieri e oggi la grande frana di Ancona’ al Circolo Belvedere di Posatora e la proiezione di un video inedito. Sarà l’occasione per sentire dalla voce dei testimoni il ricordo di quei giorni.

Giovedì 15 Dicembre (ore 18), stesso format del 12 dicembre, questa volta presso la Casa del Popolo della Palombella, per poi chiudere venerdì 16, alle 21, con la performance musicale del noto percussionista e musicista Peppe Consolmagno presso il Circolo l’Incontro di Torrette.

La frana fu un fenomeno che coinvolse 342 ettari di terreno urbano e sub-urbano. Tra le aree più colpite, il Borghetto, Posatora e, in parte, Torrette. Il movimento franoso danneggiò due ospedali e la facoltà di medicina dell’Università di Ancona, lese o distrusse completamente 280 edifici, per un totale di 865 abitazioni, divelse la ferrovia e anche la strada costiera su di un fronte di circa 2,5 chilometri.

La frana provocò anche danni alla popolazione: 3.661 persone (1.071 famiglie) vennero evacuate dall’area colpita dal dissesto. Circa 500 persone persero il lavoro. Sul fronte della sicurezza a marzo 2022 è stata firmata una convenzione tra il Comune di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche che segna una evoluzione significativa nel sistema di Early warning.

Lo scopo è favorire ulteriori ricerche sul campo, attraverso un programma di ricerca, analisi e monitoraggio dell’ex frana Barducci e aree limitrofe. L’università impiegherà nel progetto il proprio personale strutturato per l’esame dei dati presso il data base del Comune.