I conti in tasca all’Istao "Baldassarri, stipendio choc" "Non è vero, ecco perché"

Il consigliere regionale del Pd, Carancini: "Guadagna come il presidente Mattarella". L’ex viceministro: "In quei 180mila euro ci sono le spese. Non ne rispondo alla politica".

I conti in tasca all’Istao  "Baldassarri, stipendio choc"  "Non è vero, ecco perché"

I conti in tasca all’Istao "Baldassarri, stipendio choc" "Non è vero, ecco perché"

"Se fosse vero che il presidente dell’Istao percepisse lo stesso trattamento economico del presidente della Repubblica sarebbe normale?", domanda dai banchi del Consiglio regionale il dem Romano Carancini. "I fatti sono chiari e pubblici con delibera del Consiglio di amministrazione dell’Istao. Essendo un’Istituzione di diritto privato ne rispondo al Cda e all’Assemblea dei soci dell’Istao: non alla politica", replica Mario Baldassarri, vertice dell’Istituto Adriano Olivetti ed ex viceministro dell’Economia e delle Finanze. La ‘contesa’ nasce dallo stipendio percepito da Baldassarri stesso, equiparato ieri da Carancini a quello del Capo dello Stato, Mattarella: "Se fosse vero che Mario Baldassarri, esimio economista marchigiano, percepisse oggi dall’Istao, a titolo di trattamento economico, circa 180mila euro all’anno, il pensiero andrebbe immediatamente al nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale, per il più alto ufficio dello Stato, è riconosciuto l’importo di 179mila euro – sostiene – Va peraltro detto che il Presidente della Repubblica avrebbe diritto a circa 239mila euro lordi annui ma, come noto, ha chiesto e ottenuto di ridurre la propria spettanza economica di circa 60mila euro".

Baldassarri, quando interpellato dal Carlino, spiega: "Il mio è un compenso lordo di 180mila euro. In realtà sono 150mila euro più Iva, che comprendono quasi 60mila euro di spese. Spese che sostengo per i viaggi e la permanenza (vitto e alloggio) ad Ancona, nella quale vivo dal martedì al venerdì, in quanto sono residente a Roma. Sono fatti pubblici ai soci". E "si fa i conti in tasca", per una totale trasparenza, spiegando come quel compenso si riduce a 90mila euro l’anno (150mila meno i 60 di spese, ndr): "I 90mila euro, peraltro, sui quali pago un’Irpef del 43%".

Basterà a rassicurare Carancini? Ieri l’esponente del Pd ha insistito anche citando Giorgio Fuà, economista di fama internazionale e fondatore di Istao: "Cosa penserebbe se sapesse che nel bilancio della scuola di specializzazione di cui è stato artefice, il solo presidente attualmente assorbe circa il 33% dell’intero costo del personale?". Ma si cautela l’ex sindaco di Macerata: "Sul dubbio circa l’esatta informazione del compenso dell’autorevole economista maceratese uso il condizionale perché, in qualità di consigliere regionale, pur compiendo accesso agli atti oltre 3 mesi fa, ad oggi nulla mi è dato sapere", in quanto l’Istituto "tramite il professor Baldassarri ha negato la copia dei contratti in essere tra lo stesso professore e l’Istao e mi ha rimandato alla Regione Marche, la quale, però, dichiara a sua volta di non essere in possesso della documentazione richiesta".