Manifesti e locandine elettorali del candidato sindaco sui pali della pubblica illuminazione, sulle piante e persino ai manifesti funebri: ironia e polemica viaggiano in rete. Nel mirino degli avversari politici finisce ancora una volta l’avvocato Matteo Marasca, candidato sindaco delle liste di maggioranza oggi al governo cittadino. I suoi volantini sono comparsi nei giorni scorsi in diverse zone, anche negli spazi non dedicati alla propaganda elettorale, e allora dopo il caso bacheca istituzionale nel quartiere Minonna la polemica si allarga. Intanto ieri alla casa del Popolo è approdato il primo big Pierluigi Castagnetti a sostegno della candidatura di Lorenzo Fiordelmondo. E in attesa del quinto candidato sindaco, civico anche lui, il quale dovrebbe essere ufficializzato la prossima settimana, l’avvocato Antonio Grassetti (Fratelli d’Italia) annuncia: "Mentre gli altri si concentrano nel dibattito scaturito dal posizionamento, più o meno consono alle regole, di un manifesto elettorale, noi diamo il via alla rubrica programmatica, che nella pagina "Antonio Grassetti il Sindaco per Jesi" pubblicheremo in pillole "rateizzate". Un po’ alla volta comunicheremo in sintesi le nostre idee in sintonia con lo slogan scelto: "Coerenza, Tradizione, Futuro".
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