PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

I taxi traslocano: partono in salita. Lavori in piazza della Repubblica: "No allo scalo Vittorio Emanuele"

Una mozione di Toccaceli (Fdi) suggerisce lo spostamento della base all’ingresso del porto. La categoria insorge, Bocchino (Confartigianato): "Soluzione inaccettabile, la Giunta studi altro".

I taxi traslocano: partono in salita. Lavori in piazza della Repubblica: "No allo scalo Vittorio Emanuele"
I taxi traslocano: partono in salita. Lavori in piazza della Repubblica: "No allo scalo Vittorio Emanuele"

Postazione taxi in centro, no alla soluzione dello scalo Vittorio Emanuele. I referenti delle categorie hanno ribadito il loro diniego alla proposta emersa durante i lavori della Commissione consiliare che si è svolta a inizio settimana. Con la necessità di rivedere piazza della Repubblica, ossia la base ormai da più di dieci anni dei tassisti anconetani in centro, una mozione di Jacopo Toccaceli (Fratelli d’Italia) suggeriva alla giunta di spostare la base dei taxi dall’attuale posizione, davanti alle Muse, all’ingresso del porto. Per essere precisi nella zona della postazione di vigilanza per gli ingressi nello scalo, dove c’era un locale. Una soluzione che non piace ai tassisti: "Non si è mai vista una partenza dei taxi in salita _ spiega Luca Bocchino, rappresentante del settore taxi per Confartigianato, invitato alla seduta della Commissione lunedì scorso _. Avrebbe conseguenze sotto il profilo ambientale e di sicurezza. Sia chiaro, siamo contenti che l’amministrazione ci abbia coinvolto nella discussione e noi siamo disposti ad aiutarla dando i consigli giusti. I tassisti preferirebbero una soluzione definitiva e non temporanea e sarebbe gradita anche la presenza di un gabbiotto dove stazionare. Siamo tutti in attesa di capire le idee e le proposte della giunta, disposti a discutere e assieme trovare le soluzioni vantaggiose per tutti. Serve un progetto chiaro e condiviso. Tuttavia, lo ribadisco, mettere la postazione taxi in fondo alla discesa dello scalo in ingresso al porto non è una buona idea". Dei 32 tassisti attivi nel Comune di Ancona 22 fanno parte della Confartigianato: "Gli operatori del settore nel capoluogo hanno voglia di fare e di collaborare _ aggiunge Bocchino _. Voglio soltanto ricordare che il 50% di loro negli ultimissimi anni ha investito nell’attività rinnovando l’auto di servizio, segno di vitalità, e tutti hanno applicato il bollino ufficiale della licenza per garantire la massima trasparenza. Altro seguirà ancora". Durante la presentazione della mozione, il consigliere Toccaceli nel testo aveva scritto anche la richiesta alla giunta comunale di capire se ci sia la possibilità di fornire un contributo economico per la locazione della sede alla stazione ferroviaria. I tassisti hanno a disposizione, da anni, un piccolo locale messo a disposizione dalle ferrovie: "Perché no, se ne può discutere, tutto è gradito in questo senso _ conclude il rappresentante di categoria per Confartigianato Ancona _, ma in generale servono risposte globali per migliorare gli standard operativi". Durante la seduta di quella commissione, datata settembre scorso, l’opposizione aveva chiesto anche l’attivazione dei radiotaxi anche per i lavoratori del capoluogo.