"I Verdi ad Ancona non sono finiti"

"I Verdi ad Ancona  non sono finiti"
"I Verdi ad Ancona non sono finiti"

I Verdi fino a pochi mesi dalla scadenza della scorsa legislatura erano dentro la maggioranza di governo della città, poi una spaccatura interna li ha messi fuori. E forse molti non se ne sono accorti: "Il messaggio evidentemente non è passato tra gli elettori – è stato il commento lucido e neppure troppo drammatico di Roberto Rubegni, candidato di Europa Verde –. Abbiamo pagato una serie di limiti che hanno aumentato il gap tra il risultato attuale (attorno all’1,6%, ndr) e le nostre aspettative che erano quelle di arrivare alla soglia del 3% ed entrare dunque in consiglio comunale. Purtroppo non ci siamo riusciti e da qui ripartiamo. I Verdi ad Ancona non sono finiti, abbiamo voglia di rimetterci in cammino". La vera causa del flop di un intero fronte politico è stata la condivisione di una sconfitta annunciata dal fallimento delle trattative per formare un cosiddetto ‘Terzo polo’ progressista a sinistra con Altra Idea di Città, i Verdi e una civica composta dai fuoriusciti del Pd e del centrosinistra, alla fine rientrati alla base. Il nodo che ha fatto saltare quella trattativa è stato il mancato accordo attorno al nome di Sauro Longhi, ex Rettore dell’Università Politecnica, come leader della fazione: "È vero, quello poteva essere un bel progetto da mettere in campo, alternativo ai due gruppi principali che alla fine invece hanno polarizzato il voto. Una città spaccata in due – ha confermato Rubegni seguendo l’opinione di Francesco Rubini – e una riflessione che dovrebbe riguardare tutti noi. Dovevamo avere più pazienza al momento delle trattative per firmare quell’unione. Le responsabilità? Chi di dovere è conscio degli errori fatti".