"I Verdi esclusi dal centrosinistra perché sostengono l’Area Marina Protetta"

Il partito si chiama fuori dalla coalizione e minaccia di correre con un proprio candidato a sindaco

Migration

di Marina Verdenelli

Spinti fuori dalla coalizione per il sostegno all’Area Marina Protetta, il progetto voluto dagli ambientalisti per tutelare la costa e il suo mare. I Verdi pagano pegno per il loro punto fermo sulla salvaguardia del patrimonio terrestre e marino e sono pronti a correre da soli per le amministrative del 2023 con un proprio candidato sindaco. Lo strappo con il centrosinistra è stato ufficializzato ieri dalla segretaria cittadina del partito Caterina Di Bitonto e dall’esponente dell’esecutivo nazionale Verdi Gianluca Carrabs. "Non siamo usciti dal centrosinistra ma siamo stati esclusi perché portatori della proposta dell’Area Marina Protetta – ha spiegato Carrabs – che è inconciliabile con lo sviluppo di città che ha in mente l’amministrazione comunale. Una incongruenza di fondo perché l’area marina è sempre stata una proposta del centrosinistra sin dai tempi di Sturani, la stavamo portando a casa, ora è diventata un tabù ed è oggetto della nostra esclusione". Carrabs ha portato l’esempio di come l’isola di Capri stia istituendo l’Area Marina Protetta sottolineando come "se ritengono conciliabili gli interessi del territorio loro con lo sviluppo del turismo e la tutela del mare non vedo perché non dovremmo ritenerlo anche noi qua ad Ancona".

I Verdi sono già due incontri di coalizione che saltano e anche se la situazione che si è creata non toccherà assessore e consigliere in carica per questa legislatura traccerà invece le basi per quella del prossimo anno. "Il tavolo del centrosinistra – ha osservato Carrabs – purtroppo viene gestito dal sindaco uscente Valeria Mancinelli e non dai partiti. E’ inconcepibile. Facciamo un appello accorato al centrosinistra di rivedere le posizioni e solo allora possiamo pensare a rientrare altrimenti i Verdi saranno costretti ad andare da soli. Quelli ambientalisti sono temi non più rimandabili e la tragedia della Marmolada ce lo ricorda". Di Bitonto ha chiarito "la difficoltà incontrata per costruire un documento da far condividere per l’istituzione dell’Area Marina Protetta con modifiche che lasciavano uno spiraglio aperto alla coalizione che però non è stato condiviso, non ci hanno accettato".