MARINA VERDENELLI
Cronaca

Il blitz dei carabinieri alle Poste. Sportello bancomat modificato. Sventato il furto di banconote

Una barra in metallo identica a quella originale era stata messa davanti all’erogatore di soldi. In molti hanno pensato a un guasto tecnico e invece era una truffa. E’ caccia alla banda.

Una barra in metallo identica a quella originale era stata messa davanti all’erogatore di soldi. In molti hanno pensato a un guasto tecnico e invece era una truffa. E’ caccia alla banda.

Una barra in metallo identica a quella originale era stata messa davanti all’erogatore di soldi. In molti hanno pensato a un guasto tecnico e invece era una truffa. E’ caccia alla banda.

Uno sportellino in metallo, identico a quello originale. Era stato messo davanti all’erogatore delle banconote del punto bancomat delle Poste, quello esterno al servizio della clientela, in via Maratta, nel quartiere Adriatico. Lo scopo era bloccare le banconote che l’utente si recava a prelevare, trattenerle all’interno del finto sportellino, per poi farle incassare a chi lo aveva messo, per imbrogliare gli ignari cittadini che avevano bisogno di fare un prelievo a ufficio postale chiuso. Il trucchetto è stato scoperto dai carabinieri della Compagnia di Ancona, mercoledì pomeriggio. Una pattuglia del Radiomobile ha raggiunto via Maratta, dopo la segnalazione di un giovane utente che, mentre cercava di prelevare con la propria tessera bancomat delle banconote al postamat, si era accorto della presenza, all’altezza della bocchetta di erogazione delle banconote, di un dispositivo artigianale applicato sul frontale dello sportello Atm che riproduceva fedelmente la paratia in ferro della fessura dalla quale fuoriesce il contante. Lo sportellino, incassato su quello vero, impediva di fatto l’uscita dei soldi e poteva far sembrare al cliente un guasto non una truffa.

I carabinieri hanno sequestrato il dispositivo, che è stato staccato, e sarà sottoposto a rilievi tecnici da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche, il Sis del Comando Provinciale in via della Montagnola. I militari cercano eventuali impronte utili per identificare chi abbia messo lo sportellino. Questa tecnica, di imprigionare il denaro, nota come "cash trapping" è una tecnica di furto di soldi molto frequente che ciclicamente viene riesumata da ladri avvezzi al crimine. Quando un utente tenta di prelevare del denaro, il dispositivo applicato impedisce fisicamente che le banconote vengano consegnate, tenendole intrappolate all’interno dello sportello Atm. Questo crea l’illusione che si tratti di un malfunzionamento tecnico al punto che l’utente lascia l’area senza il denaro. I truffatori recuperano tempestivamente il dispositivo e i contanti intrappolati.

Un altro tipo di frode è quella dello skimmer. Consiste nell’installazione di un dispositivo malevolo all’interno degli sportelli automatici, nelle macchine per il pagamento con carta o in altri terminali, progettato per catturare e memorizzare le informazioni contenute nella banda magnetica della carta, quando viene inserita nel lettore, che possono essere successivamente utilizzate per clonare la tessera o effettuare transazioni fraudolente online. Spesso è associato alla presenza di una microtelecamera puntata sulla tastiera dell’Atm allo scopo di carpire anche il codice pin.

m.v.