Il Cantiere delle Marche venduto agli austriaci Ma al timone restano i fondatori anconetani

Perfezionata l’acquisizione del 100% del capitale della società da parte della Fil Bros Family Office come anticipato dal Carlino. Ennio Cecchini ne diventa il presidente, mentre Vasco Buonpensiere sarà l’amministratore delegato: "Successo da rafforzare"

Migration

di Sara Ferreri

Nuova proprietà per il Cantiere delle Marche: come anticipato nei giorni scorsi dal Carlino entrano gli austriaci. Ieri è stata perfezionata l’acquisizione del 100 per cento del capitale della società a seguito di un management buy out supportato per il 75% dall’austriaca Fil Bros Family Office mentre il 25 passa ai co-fondatori del Cantiere delle Marche Ennio Cecchini e Vasco Buonpensiere. Contestualmente Ennio Cecchini, già amministratore delegato, è divenuto presidente e Vasco Buonpensiere, attuale direttore sales & marketing, ha assunto la carica di Ad. "Ho una passione smisurata per lo yachting – commenta Tom Schröder, proprietario di Fil Bros Family Office – e ho trovato nel management e nello staff di Cantiere delle Marche l’identica passione e voglia di realizzare qualcosa di veramente speciale e distinguente per l’industria nautica. Insieme a Vasco ed Ennio, entrambi parte fondamentale della compagine azionaria, e insieme a tutti gli impiegati, che verranno a loro volta coinvolti e incentivati ad aiutarci nel nostro progetto, continueremo, in maniera coerente con quanto fatto negli ultimi 12 anni, a consolidare la posizione tra i migliori cantieri navali al mondo. Il nostro obiettivo è consegnare 3 o 4 explorer yacht all’anno di qualità extra-ordinaria ad armatori che desiderano solcare gli oceani fino ai ghiacci eterni in sicurezza, comfort e ovviamente circondati da design e lusso, modernamente intesi".

L’acquisizione è "finalizzata a rafforzare e valorizzare l’attività del Cantiere delle Marche (Cdm) e agevolarne un’ulteriore crescita mantenendo alla guida i fondatori Cecchini e Buonpensiere, artefici del successo fino ad ora conseguito dal cantiere specializzato nella costruzione di explorer yacht, vere navi in acciaio e alluminio". Le strategie future "saranno caratterizzate – spiegano dal cantiere – da una visione di investimento di lungo periodo e dalla volontà di sviluppare l’azienda in modo solido e pragmatico mantenendo le caratteristiche intrinseche le quali ne hanno consentito l’affermazione a livello internazionale in così breve tempo: qualità, esclusività, grande attenzione al mondo del cliente".

"Gli obiettivi che ci siamo posti – aggiuge l’Ad Vasco Buonpensiere – sono certamente ambiziosi ma al contempo solidi e realistici, in pieno stile Cdm. Considerando che la produzione è interamente venduta fino al 2026 e che nei prossimi 3 anni raddoppieremo il valore della produzione rispetto al 2021, ci concentreremo sul consolidamento del posizionamento del marchio che già oggi rappresenta un brand fortemente esclusivo: forse l’unico marchio italiano che viene considerato alla stregua dei migliori cantieri nord europei, come dimostrato dai diversi armatori che sono passati da yacht costruiti in Olanda e Germania a quelli costruiti dal Cantiere delle Marche".

"Nel corso degli anni – afferma il neo presidente Ennio Cecchini – siamo rimasti fedeli e coerenti alla missione che ci eravamo prefissi al momento della fondazione , tuttavia non ci siamo fossilizzati ma abbiamo saputo introdurre nuove idee, pensando in maniera non convenzionale e cercando di non seguire mai le tendenze. Al contrario, ne abbiamo create di nuove, anticipandocreando così le evoluzioni dello yachting lifestyle della nostra clientela".