
di Pierfrancesco Curzi
"Ancona, non avere paura di cambiare. Siamo pronti a riscrivere la storia della città, col cuore". Daniele Silvetti e il primo bagno di folla in vista delle amministrative di metà maggio. Il candidato del centrodestra ha presentato il programma della coalizione in un auditorium della Fiera gremito. Emozionato, Silvetti ha dettato la linea: "Vogliamo riportare Ancona sopra i 100mila abitanti. Non deve perdere identità e soprattutto non deve più perdere tutti i treni che sono passati. Il turismo è la chiave per rilanciare una città la storia ultramillenaria. È possibile che le giovani generazioni non sappiano nulla della storia anconetana? La mia strategia punterà sulle eccellenze, dal polo archeologico alle Muse fino alla Mole. Basta apporre solo i logo del Comune. La partita decisiva si gioca sul Conero e le sue mille ricchezze e dentro deve entrarci pure il Cardeto". Ad ascoltare la prima, vera uscita pubblica dell’avvocato anconetano c’era il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il suo primo sponsor nella fase di incertezza attorno alla sua candidatura in autunno. Presenti anche i parlamentari marchigiani Stefano Benvenuti Gostoli ed Elena Leonardi. Non potevano mancare Carlo Ciccioli, il coordinatore di Forza Italia Gianluigi Tombolini, molti imprenditori come Andrea Morandi, a lungo nella lista dei papabili per la candidatura. E poi alcuni esponenti storici del centrosinistra, dall’ex vicesindaco della giunta Galeazzi, Sandro Simonetti, a Gianni Giaccaglia; in sala alcuni recenti sostenitori come Gianni Ciotti, David Favia, ma anche Sandro Zaffiri, leghista scomparso per un po’ dai radar. Con poco meno di due mesi al primo turno delle comunali si prospetta una campagna elettorale lunga e logorante. Silvetti ha già iniziato il suo tour: "L’altra sera a Varano c’erano 70 persone ad ascoltare le mie proposte, ieri sera ero a Gallignano e oggi pomeriggio sarò a Montesicuro (venerdì e ieri, ndr.). Sto scoprendo realtà incredibili. Cittadini mai conosciuti prima che ci invitano in casa e un anconetano che apre la sua casa è tanta roba. Il mio progetto è realizzare la ‘Grande Ancona’, al di là dei campanilismi, unendo le forze con le città dell’hinterland, da Falconara a Numana e l’entroterra". Seduti in prima fila a fianco al candidato sindaco della destra gi esponenti delle sei liste al suo supporto: "Nei prossimi 60 giorni si gioca la storia della città e dei nostri figli _ ha detto Marco Ausili, consigliere regionale e comunale di Fratelli d’Italia _. Non ci interessano le polemiche politiche, ne abbiamo piene le tasche, perché questa non è una battaglia tra destra e sinistra, ma un segnale di rispetto per la città e la sua gente". Daniele Berardinelli (Forza Italia) e Antonella Andreoli (Lega) hanno raccontato quanto fatto in consiglio comunale: "Dalla ditta che ha asfaltato il viale e l’autodichiarazione di essere contro la mafia alle somme della Tari mai restituite, dalla voragine dei conti Conerobus al Piano abbandonato. Stavolta abbiamo fatto le cose per bene, Silvetti è la persona giusta e voi fate passaparola". Tra gli interventi anche Massimo Parri di Rinasci Ancona e Sergio Capitoli dell’Udc.