Il centrosinistra "Si distruggerebbe solo il buono dell’altra azienda"

La candidata sindaco Ida Simonella: "E questa sarebbe la soluzione?. Il valore della produzione per l’azienda di trasporti è di 34 milioni, 3 per M&P".

Il centrosinistra  "Si distruggerebbe solo  il buono dell’altra azienda"

Il centrosinistra "Si distruggerebbe solo il buono dell’altra azienda"

"Il centrodestra sostiene che la soluzione ai problemi che sta affrontando Conerobus si chiama fusione con Mobilità e Parcheggi? Senza parole". Così Ida Simonella, candidata della coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni comunali, ma anche assessore con delega ai trasporti e dunque Conerobus, azienda partecipata dal Comune al 40%. La Simonella entra nel vivo della questione: "La soluzione di fusione con Mobilità e Parcheggi per risolvere i problemi è francamente paradossale. M&P (società controllata al 100% dal dal Comune, ndr.), è dieci volte più piccola di Conerobus: il valore della produzione per Conerobus è di circa 34 milioni, per M&P più o meno 3 milioni. M&P ha una buona redditività, ma per quanto buona è una cifra ridicola rispetto ai bisogni di copertura delle perdite o di liquidità di Conerobus. Potrei continuare sulla proporzione tra il capitale sociale delle due aziende e su altro. La fusione delle due aziende comporterebbe di fatto l’inondazione dei problemi di Conerobus su una società snella, redditizia ed efficiente come M&P. Senza sanare Conerobus, si distrugge il buono dell’altra. Praticamente un capolavoro di destra". Conerobus vive un momento difficile come una buona fetta delle aziende di trasporto pubblico in Italia. La Simonella fa il punto: "Nel 2022 i costi di gestione sono aumentati in maniera straordinaria, il metano in particolare, i ricavi restano ridotti. Ancora non si è tornati alla situazione pre-Covid. L’azienda offre un servizio pubblico e dunque è obbligata a mantenere lo standard dei servizi. Non è un ristorante, un esercente che può dire, a fronte dei costi che ho, due giorni a settimana chiudo e ottimizzo. Non può, offre un servizio pubblico". La candidata di centrosinistra analizza poi il quadro economico generale: "Lo scarto, senza interventi compensativi dello Stato, può essere di qualche milione di euro. Vale per tantissime aziende di tpl in Italia, tanto che il viceministro Rixi ha ribadito la necessità di trovare coperture per almeno 800 milioni di euro per aiutarle. Concordo con lui, ha perfettamente ragione. La stessa cifra è stata trovata dal governo per 4 o 5 squadre di serie A. Si può fare anche per qualche migliaio di lavoratori. Detto questo Conerobus ha anche la necessità di essere ricapitalizzata. Soffre un problema di liquidità. In questi ultimi cinque anni non ha mai fatto perdite, ma il livello di capitalizzazione è stato sempre troppo al limite. E in una situazione come quella odierna, quella operazione è rapidamente necessaria. Aziende private, anche regionali, in questo periodo l’hanno già fatto". Infine l’anticipo dei fondi: "Noi l’abbiamo fatto garantendo 2,5 milioni di euro, adesso aspettiamo che la stessa cosa la faccia la Regione".