
Domenico Liso, avvocato di parte civile
Prima le aveva rovesciato addosso un cocktail, poi una bottiglietta d’acqua sussurrandole all’orecchio: "Mi piacciono le donne bagnate". Un tentativo di approccio a cui era seguito un bacio forzato e anche un abbraccio contro la volontà della giovane. Il tutto durante la festa aziendale che si era tenuta alla Rotonda di Senigallia. Vittima una impiegata di 23 anni che sarebbe diventata il pallino fisso di un dipendente di una multinazionale senigalliese, con mansioni di centralinista e addetto all’accoglienza. L’uomo, 57 anni, di Trecastelli, è finito a processo per tentata violenza sessuale e molestie continuate. Ieri il collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Pizii lo ha condannato ad un anno e sei mesi di reclusione e a un risarcimento di 5mila euro da dare alla giovane, parte civile nel procedimento con l’avvocato Domenico Liso. L’imputato, difeso dall’avvocato Nicola Peverelli, ieri è stato sentito in aula e ha rigettato le accuse. Non ci sarebbe stato nessun bacio rubato e niente abbracci forzati. La sera della festa il cocktail rovesciato era stato un incidente perché "sono stato spinto" ha detto il centralinista mentre l’episodio dell’acqua era avvenuto "per scherzo, in clima goliardico e di festa". Uscite le motivazioni potrà ricorrere in appello. La festa aziendale incriminata c’era stata a dicembre del 2022. L’episodio sarebbe stato solo uno di una serie di atteggiamenti sopra le righe poi denunciati dalla ragazza. Le molestie continuate sono state contestate perché il collega l’avrebbe infastidita fino a febbraio del 2023 con frasi quali "ciao bella" e altri apprezzamenti non graditi. In una precedente udienza era stata sentita anche la vittima che aveva raccontato l’episodio della bottiglia. "Era da due litri di acqua – aveva sostenuto la parte offesa – me l’ha rovesciata sulla testa. Mentre ballavo con mia sorella mi ha rovesciato addosso un cocktail. Sono andata in bagno per asciugarmi e mi ha presa e tirata a sé per baciarmi, io non volevo e ho cercato di spostarmi. E’ arrivato subito un collega e lo ha allontanato".