Il colosso della logistica Amazon, si parte davvero: la posa della prima pietra

In programma mercoledì l’evento con amministratori dell’azienda e autorità. I dubbi dei sindacati: "Va bene lo sviluppo, ma è occupazione di qualità?". .

Il colosso della logistica  Amazon, si parte davvero:  la posa della prima pietra

Il colosso della logistica Amazon, si parte davvero: la posa della prima pietra

Ci siamo, la prossima settimana la cerimonia della posa della prima pietra del mega hub Amazon all’Interporto alla presenza, tra gli altri, del Ministro Adolfo Urso. Amazon Italia Logistica ha organizzato per mercoledì l’evento e per l’occasione spiega: "Il nuovo centro di distribuzione costituirà un rilevante fattore di crescita economica e occupazionale per il territorio di Jesi e dei Comuni limitrofi, creando fino a mille posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall’avvio delle attività". Dunque posti di lavoro fissi in un arco temporale piuttosto breve. Intanto si è svolto lunedì scorso l’incontro "Sviluppo lavoro welfare nella Vallesina" alla presenza del sindaco Fiordelmondo e tra gli altri della segretaria regionale del Fit Marche Daniela Rossi, Sauro Rossi segretario generale Cisl Marche e Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Jesi. Presenti anche i delegati sindacali delle aziende del territorio "per definire il metodo per affrontare le grandi sfide che attendono il territorio della Vallesina" tra cui proprio la novità dell’hub del colosso americano. Dalla Cisl evidenziano "Non solo sviluppo e lavoro ma dobbiamo chiederci quale modello di sviluppo e che occupazione di qualità? L’impatto occupazionale di Amazon inciderà notevolmente in questo territorio. Per questo i tavoli dell’Asp 9 previsti dalla normativa devono diventare laboratori di confronto partecipazione e programmazione delle linee di intervento per le politiche di welfare". Per la Cisl è un’occasione quella di Amazon "per favorire una filiera della logistica con profili specializzati evitando il dumping contrattuale con ricorso a contratti collettivi nazionali ‘pirata’ e altri fenomeni".

Sara Ferreri