di Giacomo Giampieri
Pedinato a piedi fin sotto casa, dopo l’orario di chiusura del negozio. Le 22 circa di due giorni fa. Forse imbavagliato, dettaglio al vaglio degli inquirenti.
Immobilizzato, ricondotto presso la sua attività, all’interno della quale, poi, i due malviventi hanno fatto razzia di oro e altri monili per un bottino ancora in fase di quantificazione, ma nell’ordine di migliaia di euro.
È un colpo senza precedenti quello messo a segno a Falconara, almeno per le modalità con il quale è stato compiuto. A farne le spese un negoziante del posto, rapinato nella serata di mercoledì. L’uomo, proprietario di una nota gioielleria del centro città, aveva terminato di lavorare da pochi istanti. Come un giorno qualunque, dopo ore di fatica e sacrificio. A quel punto si è messo a camminare verso la sua abitazione. Ed è lì che i due banditi, sembra che uno fosse col volto coperto, lo hanno seguito passo dopo passo. Fino a raggiungerlo. Una volta che lo hanno intercettato, al titolare dell’esercizio commerciale sarebbe stato chiesto di essere portati nella vicina gioielleria. Non è ancora chiaro se lo stesso sia stato frenato da un panno messogli sulla bocca, affinché non chiedesse aiuto.
Per certo, sempre a piedi, è stato riportato nel suo locale. Lì i criminali si sono fatti riaprire l’attività, eludendo l’allarme di sicurezza e senza alcuna difficoltà nell’attuare l’azione delittuosa. Tanto che in breve tempo hanno trafugato quello che hanno potuto: collane, orecchini, bracciali d’oro, ma non è da escludere anche alcuni monili e preziosi. Come si diceva, in effetti, quanto portato via è a tutt’ora in corso di inventario. Secondo le prime stime, la refurtiva sarebbe compatibile a somme ben superiori ai tre zeri. Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Dopo il colpo, i due banditi – si pensa agevolati da un complice che potrebbe aver fatto da palo – si sarebbero allontanati per far perdere le proprie tracce. L’imprenditore, sotto choc, ha immediatamente contattato il Numero unico delle emergenze al 112 e sul posto si sono fiondate le pattuglie dei carabinieri di Falconara, guidati dal comandante Giuseppe Esposito, che conducono le indagini. È stato richiesto anche il supporto del pool della sezione investigazioni scientifiche dell’Arma di Ancona, per acquisire elementi e indizi utili a risalire alla banda. Nel frattempo i militari falconaresi hanno richiesto le immagini della videosorveglianza per conoscere gli ulteriori spostamenti del commando. Per un fatto di cronaca "inedito", perpetrato senza violenza e dunque senza ostruzioni, ma che sta destando grande preoccupazione nella comunità cittadina.