
Una delle tante fermate che vengono saltate dagli scuolabus
Guasti, dipendenti in sciopero non sostituiti ed errori umani: i disservizi di Conerobus sulla linea 89 delle scuole lascia a terra centinaia di studenti e fa inalberare il vicesindaco: "Basta, la misura è colma. La gestione dei servizi e del personale è negativa, c’è un buco nel sistema che noi dobbiamo risolvere. Prenderemo provvedimenti". Un affondo durissimo nei confronti di alcuni membri del personale di Conerobus quello partito ieri dalle parole di Giovanni Zinni, vice di Silvetti e assessore con delega alla partecipata Conerobus. Un attacco che però, prima di tutto, è un’ammissione di colpa dopo l’interrogazione presentata da Diego Urbisaglia (Ancona Futura) che ha sciorinato una serie di disservizi messi in atto dall’azienda di trasporto nell’ultimo mese: "Lei assessore ha fatto riferimento a 4 episodi, ma si tratta della risposta che Conerobus le ha fornito in base ad alcune segnalazioni – ha detto Urbisaglia – In realtà i disagi sono quotidiani e molto gravi e vanno avanti da settembre, da quando è iniziato l’anno scolastico. La ringrazio per la sincerità e per come ha preso a cuore il problema, detto questo io continuerò a monitorare il fenomeno".
I problemi in questione sono semplici: corse cancellate e, nella migliore delle ipotesi, fermate saltate dagli autisti per una serie di motivi. Di fatto capita spesso che gli studenti delle medie e delle superiori che rientrano nel percorso della linea 89 (dal Pincio alla Cittadella, passando per via Circonvallazione, via Scandali e quindi interessando le scuole Conero, le Donatello, le Antognini, i licei di via Michelangelo e altre) vengano lasciati a terra. Ecco alcuni esempi: "Ieri 29 gennaio l’autobus non ha rispettato l’orario alla fermata di via Verdi; sono la mamma di una studentessa e a inizio anno ho pagato l’abbonamento" si lamenta un genitore. A cui ne fa eco un altro: "Per il secondo sabato consecutivo l’89 non ha effettuato le fermate di via Scandali alle 13.45 per gli studenti delle Donatello. L’autista non si è accorto".
Lamentele riguardano anche il call center di Conerobus che non risponde alle richieste dell’utenza. Il 19 febbraio scorso la direzione di Conerobus ha risposto a uno dei genitori in questione: "Tutto è successo a causa di situazioni non preventivabili e al di fuori della nostra volontà, per cui alcune corse, purtroppo, sono state soppresse. Siamo rammaricati per il disagio". Ci ha pensato Zinni a dettagliare alcuni di questi disagi: "In un caso si è trattato di un errore umano, in un altro il mezzo si è rotto e un altro ancora il conducente in sciopero non è stato sostituito. Ci sono situazioni che non possono accadere. Nessuno chiede miracoli, ma qui ci sono responsabilità evidenti che adesso approfondiremo subito. I provvedimenti serviranno per dare finalmente una svolta all’azienda. Faremo in fretta. Sui guasti ai bus però si tratta soprattutto dell’eredità lasciata dalla passata gestione, anche politica. E sui disagi non getto la croce sul Cd’A che non c’entra nulla". Nel mirino alcuni dipendenti di alcune sezioni, segno che l’atmosfera interna all’azienda è molto tesa, al punto da rimpiangere le gestioni del passato.
Pierfrancesco Curzi