Dopo 40 anni Intesa San Paolo non concede più il comodato gratuito dell’immobile oggi in uso alla scuola Garibaldi e in particolare per il refettorio: il consiglio comunale da’ mandato al sindaco Lorenzo Fiordelmondo di acquistare l’immobile con 350mila di fondi comunali in bilancio. Intesa ha già aperto la data room e la procedura volta alla vendita. La gara si chiude lunedì e il Comune che ha valutato congrua la stima dell’immobile non dovrebbe avere concorrenti. "Per 40 anni consecutivi il Comune di Jesi – ha spiegato in aula il dirigente dell’area servizi al cittadino Mauro Torelli - ha utilizzato, in regime di comodato gratuito, l’immobile - già di proprietà della Cassa di Risparmio di Jesi, poi di Banca Marche e in seguito di Ubi, di in via Tessitori. Immobile che è stato sempre destinato ad attività istituzionali di pubblico interesse (ancora oggi una parte ospita associazioni e sarà , nelle intenzioni della giunta, la sede del comitato di quartiere, ndr), costituendo un presidio fondamentale nel tessuto del quartiere di San Giuseppe".
Il rapporto di comodato, inizialmente disciplinato dal contratto del 1983, è stato rinnovato nel 2003 ed è giunto a scadenza il 31 dicembre scorso. A seguito del subentro di Intesa Sanpaolo nella proprietà dell’immobile, "il Comune di Jesi ha avanzato richiesta di rinnovo del contratto di comodato – si legge ancora -. Intesa Sanpaolo a febbraio scorso non ha accolto la richiesta di rinnovo del comodato, in quanto il bene in questione è stato inserito nel piano delle dismissioni. Il prezzo di acquisto è stato fissato in 350mila euro. Il Comune ha tuttora l’esigenza di continuare a utilizzare l’immobile perché dal periodo di emergenza pandemica, il piano terra dello è stato adibito a refettorio della contigua scuola Garibaldi. Tale soluzione logistica mantiene la sua validità, visto l’avvio dei lavori consistenti nella demolizione e ricostruzione del plesso A2 della scuola ai fini della realizzazione di una nuova mensa scolastica".
Tale demolizione ha comportato il trasferimento avvenuto proprio in questi giorni della Ludoteca all’interno degli spazi della scuola Garibaldi una soluzione "non ottimale ma necessitata" ha detto Torelli. Non è escluso che parte di quell’immobile possa ospitare di nuovo un centro sociale come era prima del Covid. " I cittadini lo chiedono – ha detto Torelli – e si potrebbe così evitare che l’area sia destinata al declino".
Sara Ferreri