Il Comune di Fabriano new entry di JesiServizi

L’ingresso in società nasce dalla necessità di usufruire dello scuolabus. Il sindaco Daniela Ghergo: "La proposta economica era più vantaggiosa"

JESI

Il Comune di Fabriano entra nella partecipata comunale JesiServizi srl. La municipalizzata che ad oggi ha il 97% delle quote si estende sempre più dopo l’ingresso con l’1% ciascuno dei Comuni di Chiaravalle, Monsano, Castelbellino e Unione dei Comuni di Belvedere, Morro d’Alba e San Marcello. "Ora – si legge nella proposta di consiglio al voto dell’aula oggi a Jesi - il Comune di Fabriano ha manifestato la volontà di acquisire l’1% delle quote societarie della società Jesiservizi srl". L’ingresso sarebbe nato dall’esigenza di Fabriano di servirsi del servizio scuolabus e l’ingresso nella municipalizzata jesina consentirebbe di evitare di andare a gara. "L’ingresso – spiega il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo - è stato proposto perché conteneva la proposta economicamente più vantaggiosa". Jesi ha ritenuto opportuno, come si legge nella proposta "al fine di ottenere delle sinergie e delle economie di scala nella gestione dei servizi pubblici dei vari enti locali soci, cedere, al Comune di Fabriano l’1% delle quote del capitale sociale". Intanto la giunta Fiordelmondo, prendendo atto dell’ennesima asta deserta, ha deciso di abbassare il prezzo dei propri immobili in vendita. Un altro sconto del 10%, come previsto dalla normativa vigente. "L’alienazione dei beni sopra citati – spiega la giunta - è un interesse strategico per l’amministrazione, sia perché i previsti introiti sono destinati al finanziamento di parte degli interventi inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche, sia perché tali proprietà, non utilizzate da tempo, sono soggette a processi di degrado che ne diminuiscono il valore". Si tratta della casa colonica ex Arcafelice in via Minonna 75 (da un prezzo a base d’asta di 142mila euro si scende a 118.800), dei terreni agricoli ed annessi alla prima (da 212.800 a 191.500). Il fondo rustico di via dei Gobbi (da 420 a 378mila). I lotti edificabili residui P.P.E. Appennini Alta, da 1 milione e 263mila euro a 1 milione e 137mila euro. Nel caso in cui anche il secondo incanto vada deserto, la stessa amministrazione, previa adozione di specifica deliberazione di giunta ed acquisito il parere di congruità dell’ufficio patrimonio, ha facoltà di procedere all’indizione di un terzo esperimento pubblico riducendo il prezzo originario fissato nella prima asta andata deserta, fino ad un massimo del 20%. Nel caso di completo disinteresse, si può ribassare ancora il prezzo.

Sara Ferreri