Il Comune rinegozia i mutui per poter pagare le bollette

La scelta dell’amministrazione per avere subito dei fondi e fronteggiare l’emergenza. L’opposizione non ci sta: "Soldi da spendere per la campagna elettorale"

Migration

Rinegoziazione di 207 mutui accesi dall’amministrazione comunale per avere subito fondi a copertura del caro energia e copertura del debito fuori bilancio per il maxi-appalto Olicar dopo l’avversa sentenza di primo grado del Tribunale di Ancona: le due delibere passano in consiglio, ma l’opposizione attacca e vota compattamente contro la giunta. Sfruttando l’opportunità da parte del governo di poter rinegoziare i mutui attivati per le opere pubbliche, con lo scopo di fare fronte al grave deficit provocato dal drammatico aumento delle bollette, la giunta ha scelto una linea netta. Su 207 mutui, per la maggior parte a tasso fisso, stipulati con la Cassa Depositi e Prestiti Palazzo del Popolo ha scelto di modificare i termini per avere a disposizione soldi freschi e immediatamente spendibili per coprire il buco del caro energia, il cui bilancio dal 2021 al 2022 è passato da 4 a quasi 8 milioni di euro.

"Con queste risorse, unite ad altre voci da inserire a bilancio, riusciamo a sistemare il deficit sul fronte delle bollette dell’amministrazione – spiega l’assessore al bilancio Ida Simonella – Costi legati ai consumi di edifici pubblici, dalle scuole agli impianti sportivi e così via, compresa l’illuminazione pubblica. La nostra è stata una scelta per tutelare un’emergenza come farebbe chiunque, per avere ossigeno e non essere costretti a tagliare servizi ai cittadini. Un’opportunità da cogliere al volo e il Revisore dei Conti ci ha dato l’ok".

La decisione andava deliberata entro il 25 ottobre e il voto di ieri (17 sì, 9 contrari e 2 astenuti, Quacquarini e Rubini) è arrivato nei tempi. Restano i dubbi sul futuro, visto che quanto risparmiato nei prossimi 4 semestri di mutui rinegoziati verrà pagato in aggiunta, tra parte corrente e interessi, dal 2025 fino alla scadenza dei singoli contratti: "Si accetta di stringere il cappio del debito sulla città domani per avere un po’ di ossigeno oggi, soldi da spendere per la campagna elettorale" è stato l’affondo di Daniela Diomedi (M5S). "Se io avessi urgenza di pagare le bollette non farei altri debiti" ha aggiunto Stefano Tombolini (60100), mentre secondo Daniele Berardinelli (Forza Italia) "la giunta ha dato numeri a casaccio. Nessuna proposta per razionalizzare i consumi, per eliminare gli sprechi. Non hanno rinegoziato i mutui a tasso variabile in tassi fissi quando il costo del denaro era addirittura negativo. Riguardano solo i 207 mutui Cassa Depositi e prestiti e non quelli stipulati con le banche".

Pierfrancesco Curzi