Il Conero senza un’area marina protetta: perché?

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Sono un lettore umbro in vacanza in questi giorni nelle vostre bellissime Marche. Sono stato sul Conero, nelle spiagge di Portonovo, Sirolo e Numana e ho potuto apprezzare non solo la bellezza ma anche la qualità e la pulizia delle acque e degli arenili. Ho letto che è in corso una proposta per istituire anche nel Conero un’Area Marina Protetta, come quelle già approvate ad esempio alle Cinque Terre, a Tavolara o a Capo Rizzuto. Penso che sarebbe un’ottima iniziativa per preservare ulteriormente il patrimonio ambientale e l’ecosistema marino, assai delicato e sempre più minacciato da inquinamento e cambiamenti climatici, ma leggo anche che ci sono molte voci contrarie. Pare che soprattutto il mondo della pesca e alcune associazioni di diportisti, seguite da alcuni rappresentati politici locali, siano fortemente contrarie. Eppure, e lo dico da turista, credo che l’area marina protetta nella costa del Conero creerebbe diversi benefici ecologici, sociali, culturali ed economici. Dalla protezione della biodiversità alla riduzione dei costi affrontati dalle pubbliche amministrazioni per la depurazione e la difesa delle coste dall’erosione fino alla maggiore attrattività dei luoghi dal punto di vista turistico e incremento di valore dei beni e servizi che ricadono nell’area predetta. Lei che ne pensa?

Lettera firmata