Il Covid si prende anche Fratel Tito Paba

Il religioso, 81 anni, è morto all’Urbani dove sono ricoverati otto ospiti della Pergolesi: quattro morti in totale. A Cupramontana il virus corre

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Si è arreso al Covid fratel Tito Paba, superiore della congregazione Fratelli di Nostra Signora della Misericordia e direttore della Casa famiglia per anziani del Collegio Pergolesi dove è scoppiato un focolaio che ha contagiato la maggior parte degli ospiti e del personale. Aveva 81 anni ed è stato il primo in struttura a risultare positivo. Si è spento sabato sera nel reparto di terapia Intensiva dove era ricoverato da quasi un mese. Entrato nella congregazione 65 anni fa aveva conseguita la laurea in lettere e insegnato nei licei a Busnago (Monza) prima e Roma. Poi a Jesi dove ha lasciato un segno in generazioni di giovani. Da oltre sei anni superiore della comunità religiosa, è ricordato per le sue grandi doti umane. Il funerale sarà nella cappella interna al Collegio, ristretto in forma privata e riservato ai soli dipendenti. Il feretro sarà benedetto fuori dalla struttura.

"Il nostro amico Lazzaro s’è addormentato – commentano dalla congregazione -. La speranza di tutti i credenti, Cristo, chiama i trapassati dormienti, non morti. Così Fratel Tito Paba Gesuino, superiore della Comunità religiosa della casa San Vincenzo de Paoli – collegio Pergolesi – si è addormentava in Cristo sabato alle 22,30 all’ospedale Carlo Urbani, sostenuto dalle molte preghiere di intercessione e all’affetto della comunità religiosa, dal personale della casa di riposo degli anziani stessi, dal clero diocesano e dagli amici tutti. Educatore, insegnante e anziano tra gli anziani, ha saputo testimoniare nella sua persona la calma, la pazienza, la serenità che sapeva trasmettere agli anziani. Religioso, uomo di poche parole ma di molto ascolto, ci ha lasciato un segno, una rotta: il Vangelo, il porto sicuro della vita. Arrivederci fratel Tito ".

La situazione resta difficile al collegio Pergolesi dove quello di fratel Tito è il quarto decesso per Covid: otto le persone ricoverate al Carlo Urbani e 46 gli ospiti contagiati. Una decina gli operatori sanitari positivi o in quarantena. Qui giovedì approderanno un medico e quattro infermieri della marina militare, rinforzi chiesti a gran voce dalla direzione della struttura. Anche a Cupramontana si sono registrati altri due decessi dopo quello della scorsa settimana. Sono ben 62 le persone risultate positive al tampone e 53 quelle poste in quarantena.

Sara Ferreri