
La desertificazione del sistema bancario nei territori dopo la chiusura di tantissimi sportelli: l’allarme arriva dall’Uilca, la categoria della Uil che riunisce i lavoratori dei settori credito. Nelle Marche quasi 55mila cittadini che non hanno uno sportello nel proprio comune. La sigla sindacale ha organizzato una campagna itinerante su tutto il territorio nazionale e alla ripresa dopo la pausa estiva è arrivata proprio ieri ad Ancona. Si tratta della campagna ‘Chiusura filiali? No, grazie’ che ha portato alla Baraccola di Ancona, all’interno del Centro Commerciale Conero, il segretario nazionale Uilca Fulvio Furlan, la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli e il segretario generale della Uilca Marche, Sergio Crucianelli. All’evento ha voluto partecipare anche il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli: "Il territorio ha affrontato alcune chiusure e ridimensionamenti che sono avvenuti a scapito delle comunità – ha detto il presidente della Regione – Ben venga l’evoluzione tecnologica per facilitare la quotidianità di tutti, ma credo sia giusto mantenere dei presidi fisici nei territori. La presenza delle banche è importante perché non si tratta solo della gestione quotidiana, ma ci sono anche le imprese e qui nelle Marche paghiamo la scomparsa della più grande banca regionale".
Quasi 55mila marchigiani si sono alzati una mattina e non hanno più trovato uno sportello bancario nel loro comune di residenza. Lo rivela uno studio della Uilca. Gli sportelli bancari sono un servizio importante per il territorio ma più di un quarto dei comuni marchigiani ne è sprovvisto dopo una moria che ha visto le Marche perdere quasi il 20% delle filiali negli ultimi 5 anni, secondo i dati dell’Ufficio Studi Uilca. "Le Marche hanno perso 164 sportelli bancari – spiega Crucianelli – e questo ha significato anche minore occupazione con i posti di lavoro che sono diminuiti del 18,6%. Ad oggi sono 5.218 i lavoratori del settore". Solo nell’ultimo anno preso in considerazione dallo studio Uilca, 2022 su 2021, sono 11 i Comuni che hanno perso l’ultimo sportello bancario. In tutto sono quasi 55mila i cittadini marchigiani costretti a recarsi in un altro comune per poter entrare in un istituto di credito. E il 21% di essi ha più di 70 anni. "Un problema sentito non solo per la fascia più anziana della popolazione ma anche per l’entroterra che paga uno scotto pesante in termini di servizi. Le Marche hanno un tessuto di pmi che sono doppiamente danneggiate dalla situazione anche in termini di sviluppo economico" è stato il commento della segretaria Mazzucchelli. In provincia di Ancona, negli ultimi cinque anni il numero degli sportelli ha subìto una contrazione del 23%, passando da 256 a 197. I comuni serviti da banche sono diminuiti del 11,1%, passando da 45 a 40 dal 2018 al 2022.