
La soluzione al posto della stazione ferroviaria in centro è già prevista dal Piano Regolatore inviato dall’Authority al ministero dell’Ambiente .
Spostare i traghetti alle banchine ex silos, liberare l’area delle banchine davanti alla capitaneria di porto dalle reti e usare quei piazzali come parcheggio in favore del commercio e del turismo per il centro storico. Parliamo di spazi molto ampi, da una parte il piazzale attiguo alla banchina 7 (un tempo utilizzata come banchina di allestimento dalla Fincantieri, a cui oggi si accede dalla Facility 2B) e tutto il molo Wojtyla, in grado di poter garantire la sosta a raso di almeno 600 veicoli. Unito all’altro spazio ricavato al posto del fascio di binari della stazione ‘Ancona Marittima’ sarebbe una risposta importante alla carenza di posteggi, ma anche uno schiaffo nei confronti del sistema degli ‘scambiatori’ e della ‘mobilità dolce’ (treno, mezzo elettrico, ciclabile).
La soluzione al posto della stazione ferroviaria in centro, a differenza di quella delle banchine 7-10, è già prevista dal Piano Regolatore del Porto (Prp) inviato, al netto delle polemiche, dall’Autorità portuale al Ministero dell’Ambiente. Un anno fa il Carlino usciva con questa notizia, frettolosamente smentita al tempo dall’amministrazione comunale e adesso cardine della strategia di sviluppo. Tornando al parcheggio sul molo Wojtyla, quella della giunta per ora è solo un’idea; prima andrà praticato lo spostamento dei traghetti da e per Albania e Croazia dall’altra parte e poi riorganizzata quella parte di Porto Antico. Non siamo, tuttavia, di fronte a tempi biblici per eventualmente mettere a terra quel progetto, al massimo un paio di anni, qualora i tempi annunciati per il cambio logistico venissero confermati, nonostante le tante incongruenze e gli errori presenti nella bozza del Prp. Liberando un altro pezzo di Porto Antico dalle odiate barriere si aprirebbe il dibattito su come utilizzare quell’area così strategica. L’idea di realizzare un’area di sosta, sempre in accordo con l’Autorità portuale, stuzzica la giunta comunale alle prese con forti discussioni interne e con i commercianti del centro (a tal proposito l’incontro bis tra sindaco, assessori competenti e appunto una rappresentanza del comitato spontaneo e apolitico di imprenditori del commercio in centro non è ancora stato fissato).
Il terminal sosta potrebbe essere utilizzato in via sperimentale anche nelle serate in cui è attivo il teatro delle Muse e la sosta in centro esplode. Se quei posti auto danno risposte al problema dei parcheggi, certo l’ambiente non ne gioverebbe, scatenando le reazioni delle associazioni ambientaliste. Una delle ragioni del ‘NO’ fermo al Molo Clementino per le grandi navi da crociera è legato proprio all’inquinamento che comporterebbe far arrivare auto e pullman fin là a ogni sbarco-imbarco. Consentire l’accesso in porto di centinaia di veicoli ogni giorno avrebbe una serie di conseguenze serie per l’inquinamento e per la viabilità, senza dimenticare che andrebbero trovate soluzioni alternative per l’accesso. Il confronto tra le parti è soltanto all’inizio in questa fase inaugurale del lungo percorso di approvazione del Piano regolatore del porto.