"Il dosso in via Russi lo abbiamo chiesto noi residenti, c’è stata anche una petizione firmata da una cinquantina di persone, non è stata una decisione avventata, qui c’è un problema di sicurezza".
A parlare è la famiglia Marchetti che interviene così sulla questione dei dossi sollevata la settimana scorsa da un altro cittadino, Alberto Caporalini, presidente della Croce Gialla e residente in zona, contrariato dalla presenza di 12 dossi concentrati in due chilometri di strada, compresa via Russi. Una situazione giudicata anomala tanto che è stata creata anche una pagina facebook "Noi quelli di Dosso Varano" perché i dossi sono concentrati tra il Q2 e Passo Varano. In via Russi proprio giovedì scorso il Comune ha installato l’ultimo dissuasore di velocità. "Sono cinque anni che chiediamo un dosso – spiega Fabio Marchetti – ci sono stati diversi incidenti e altri sfiorati. Avevamo parlato sia con Massimo Mandarano consigliere comunale che con l’assessore Stefano Foresi e loro hanno scelto la soluzione del dosso".
Il problema è l’uscita da due passi carrabili, con le auto che procederebbero a velocità troppo sostenuta. "La via è trafficata – dice Pino Marchetti – tra scuole, uffici e poli sportivi uscire con l’auto è un tiro al piccione ogni volta. Da quando è stato messo il dosso vanno tutti più piano e l’intervento fa già effetto quindi serviva".
ma. ver.