
Il fronte della community dei commercianti ha intavolato un dialogo con l’amministrazione comunale: "Chiediamo almeno 5-600 posti con una funzione concorrenziale rispetto al dominio di Parcheggi Italia".
La questione parcheggi in centro è un tema di estrema attualità sul tavolo dell’amministrazione comunale. Che lunedì scorso è stata sollecitata da commercianti, residenti ma anche professionisti, artigiani e proprietari di immobili, in un confronto aperto cui hanno partecipato il sindaco Daniele Silvetti e gli assessori Giovanni Zinni, Angelo Eliantonio e Stefano Tombolini. Tutti insieme per un primo faccia a faccia assolutamente pacifico che dovrà portare al più presto delle soluzioni a breve termine. I promotori dell’iniziativa hanno raccolto firme e hanno prodotto un documento per testimoniare la situazione e portare avanti alcune richieste, alcuni punti fermi senza i quali la crisi del parcheggio in centro sarebbe di difficile soluzione: "Chiediamo la realizzazione di almeno 5-600 posti auto a tariffe calmierate che abbiano una funzione concorrenziale rispetto all’unico operatore esistente, Parcheggi Italia, che gode di una posizione dominante in questo ambito. Il Pums, inoltre, andrebbe modificato eliminando completamente l’attuale impostazione incentrata sui parcheggi scambiatori. Siamo ben consci che il centro città per essere più attrattivo ha altre urgenze, dal decoro alla sicurezza, dalla pulizia all’aumento degli eventi, ma siamo fortemente convinti che il primo passo da compiere in modo celere e risoluto è invertire il declino dal punto di vista economico e sociale della città". Parole chiare che testimoniano il disagio quotidiano di chi vive, lavora e opera in centro.
La questione parcheggi ad Ancona assomiglia a un cubo di Rubik: ci sono quelli scambiatori che usano in pochi, quelli comunali in centro che non possono rispondere alle necessità di tutti coloro che si recano in città, c’è lo Stamira, di Parcheggi Italia, che ha tariffe di sosta da capogiro, e per il resto i posti disponibili sono pochi. Sempre più persone cercano di sfruttare gli spazi intorno alla Mole Vanvitelliana per raggiungere la spina dei corsi a piedi, altri si attrezzano con moto e scooter, ma i lavori in corso che interessano il cuore della città, compresi quelli appena cominciati in piazza della Repubblica, hanno sottratto molti posti anche alle due ruote.
Servono soluzioni, l’area portuale sembra una zona ideale da cui ricavare parcheggi, o almeno lo era un tempo, quando veniva sfruttata in determinate occasioni. Ma da quando le leggi sulla sicurezza dei porti contro possibili attacchi terroristici hanno imposto barriere e reti, tutto è diventato più difficile. Gli operatori, intervistati dal Carlino anche nei giorni scorsi, spiegano di non aver subito influenze politiche, di non cercare contrapposizioni con l’amministrazione comunale, cui hanno lanciato un disperato grido d’aiuto. Perché la situazione dei parcheggi è diventata molto seria, quelli pubblici vicini al centro "sono nascosti e scomodi e quello principale, il maxi-parcheggio Stamira ha prezzi fuori mercato".
E’ stato un primo incontro con il sindaco Silvetti e con gli assessori che s’è svolto in un clima di reciproca collaborazione con l’obiettivo di cercare delle soluzioni.
Il comitato cittadino, costituito soprattutto dai commercianti, attende un secondo confronto con l’amministrazione comunale, nel giro di un paio di settimane. Un nuovo incontro dal quale dovranno uscire soluzioni rapide e concrete, perché la mobilitazione sorta in centro testimonia un malessere crescente.