Il Fai punta sull’osservatorio Senigalliesi

Le tradizionali giornate di primavera propongono un appuntamento con l’astronomia ad Ancona. Col naso all’insù 15-16 maggio

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Passerà anche attraverso le "Giornate Fai di primavera 2021" la ripartenza dell’arte e della cultura nelle Marche, dopo l’ultimo periodo di restrizioni imposto dal Covid-19.

In programma i prossimi 15 e 16 maggio, il tradizionale appuntamento con il Fondo ambiente italiano permetterà in due giorni la fruizione al pubblico di ben 61 beni in 19 località della regione.

Nell’ultima edizione, risalente al 2019, le Marche segnarono il record di visitatori: oltre 55.000 negli 80 beni aperti. Anche quest’anno la grande manifestazione di piazza del Fai, dal 1993 il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte, storia e natura, torna a coinvolgere i marchigiani, dopo i mesi difficili vissuti, nell’entusiasmante scoperta delle bellezze che li circondano, grazie all’apertura di luoghi spesso poco conosciuti, o accessibili solo in via eccezionale.

Da Pesaro ad Ascoli Piceno la bellezze sarà infinita. Parla di un’edizione speciale la presidente dei Fai Marche, Alessandra Stipa Alesiani (nella foto).

"Tutti sappiamo – dice – delle enormi difficoltà in cui ci troviamo in questo momento, ma grazie al coraggio dei volontari Fai siamo riusciti ad aprire ben 61 beni in tutta la regione. Molti sono all’aperto proprio per via della pandemia. C’è stato un grande sforzo corale dettato dalla voglia di un ritorno alla normalità. State con noi in questi due giorni per salvare un’Italia che non è di certo minore, perché i beni salvati dal Fai non sono minori".

Tra le chicche di questa edizione, la Rocca Costanza di Pesaro, l’osservatorio astronomico Paolo Senigalliesi di Ancona, la mostra pittorica permanente Giuseppe Pende a Fermo, il palazzo e la pinacoteca vescovile ad Ascoli e la passeggiata alla scoperta della meravigliosa realtà paesaggistica che avvolge come un abbraccio il prestigioso nucleo architettonico-monumentale della città di Cingoli in provincia di Macerata.

Ma anche il borgo storico di Offida, Villa Cerboni Rambelli e la riserva naturale Sentina a San Benedetto, l’antica farmacia dell’ospedale Fatebenefratelli di Jesi, la cattedrale di San Flaviano a Recanati, il complesso storico Cartiere Miliani a Fabriano, il percorso di architettura modernista a Senigallia e Villa Severini a Fano.

"Queste giornate – conclude l’assessore alla cultura, Giorgia Latini – sono il segnale positivo che tutti aspettavamo, non solo per la riscoperta di luoghi e beni culturali, ma anche perché hanno un valore aggiunto: il coinvolgimento da parte del Fai del mondo della scuola, con docenti e studenti che insieme le animano come ciceroni".

Poi l’assessore Giorgia Latini conclude: "E’ uno dei primi eventi, nella nostra regione, di riapertura dei luoghi della cultura".

L’elenco completo dei beni aperti e prenotazione obbligatoria sul sito www.giornatefai.it. Lorenza Cappelli